Aglio (Allium sativum)

Nome Scientifico

Allium sativum L.

Famiglia

Liliaceae

Origine

Europa ed America del Nord.

Parti Utilizzate

Bulbi freschi

Costituenti chimici

  • Composti contenenti zolfo (compresa l’allicina)
  • Lipidi
  • Quercetina
  • Canferolo
  • Glicosidi
  • Scordinine
  • Composti di tellerio
  • Aminoacidi
  • Olio essenziale solforato
  • Mucillagine
  • Glucochinine

Gli effetti dell’aglio sono noti sin dall’antichità. Utilizzato soprattutto per curare le infezioni, la sua attività antibiotica è stata notata anche da Louis Pasteur.

L’aglio è un’erbacea perenne con foglie carnose di colore verdegrigio, teste fiorali arrotondate.  La parte sotterranea è formata da numerosi piccoli bulbi (bulbilli) che crescono in gruppo a formare la ben nota “testa d’aglio”.  È di origine mediorientale e dell’Asia centrale.

Ci sono numerosi composti solforati responsabili del caratteristico odore dell’aglio, come l’alliina (1%) la quale, in presenza dell’enzima allinasi (liberato dai tessuti cellulari quando si schiaccia l’aglio), viene convertita in allicina, uno dei principali principi attivi.

L’Allium sativum è un ortaggio conosciuto fin dall’antichità come alimento e come medicamento.

Originario dell’Asia e coltivato sin dall’antichità nei paesi del Mediterraneo. È una pianta bulbosa perenne che però viene coltivata con ciclo annuale. Veniva già utilizzato dai Babilonesi, Egizi, Ebrei, come pianta aromatica e medicinale.

Proprietà teraupetiche

Le proprietà di questa pianta sono: ipotensive, antisettiche, espettoranti, coleretiche, rubefacenti.

E’ una pianta dotata di numerose attività medicamentose. Le più interessanti sono: la capacità di ridurre il colesterolo e di essere un antiaggregante piastrinico. Questa azione è importante perché la riduzione dell’aggregazione piastrinica riduce il rischio di coaguli e, quindi, di fenomeni trombotici nei vasi sanguigni che possono avere conseguenze molto gravi.

Il fatto che l’aglio sia dotato di azione antiaggregante piastrinica e sia capace di abbassare il colesterolo ne fa un buon rimedio per aiutare a prevenire l’aterosclerosi, soprattutto in soggetti a rischio per questa malattia, come obesi, diabetici, ipertesi, persone con colesterolo alto ecc.

Azione sulla pressione arteriosa: uno degli effetti per cui l’aglio è più conosciuto è quello di abbassare la pressione arteriosa. Quest’azione è legata alla capacità dell’aglio di causare vasodilatazione, in particolare nei piccoli vasi sanguigni del distretto cutaneo.

Azione anti-infettiva: questa pianta è usata tradizionalmente per la sua azione antibatterica, rivolta contro molti germi capaci di infettare le prime vie respiratorie.
Questa pianta è anche dotata di attività antifungina, soprattutto sui funghi che infettano lo strato superficiale della cute. Interessante è anche l’attività antivirale dell’aglio.

Nei tempi passati veniva preparato la sera, tritando due spicchi d’Aglio, con poco prezzemolo, alcune gocce d’olio di oliva, e al mattino veniva consumato spalmato su una fetta di pane.

Contro i vermi si schiacciavano due o tre spicchi, per una tazza bollente di latte, lasciato a macerare per tutta la notte, veniva bevuto alla mattina per almeno due o tre settimane. Con questo metodo venivano eliminate anche le tenie più resistenti.

Contro i calli pestavano uno spicchio caldo e lo applicavano sulla parte interessata con una stretta fasciatura. Questo lo ripetevano per un paio di settimane.

Effetti collaterali
Dosi elevate di aglio possono portare a nausea e, talvolta, a vomito a diarrea. Sono anche state osservate reazioni allergiche in forma di dermatiti da contatto.

Controindicazioni
E’ sconsigliato nei pazienti anemici, in quelli che soffrono di ulcera peptica e/o gastrite acuta, in gravidanza e durante l’allattamento.

Interazione con i farmaci
Può potenziare l’azione degli antiaggreganti piastrinici, degli anticoagulanti e dei farmaci ipotensivi, in particolare di quelli ad azione vasodilatatoria.

Dati tossicologici
E’ una pianta priva di evidente tossicità.