Oli essenziali, un laboratorio chimico complesso

Quando si parla di oli essenziali si fa riferimento ai principi aromatici contenuti nelle piante, estratti mediante distillazione in corrente di vapore o a spremitura a freddo.
Sono sostanze aromatiche estremamente volatili e assolutamente non grasse, come il loro nome, invece, indurrebbe a ritenere.
Tali principi aromatici prendono il nome di oli essenziali solo dopo la conclusione del processo estrattivo. Infatti finche si trovano ancora nella pianta vengono comunemente chiamati essenze e si possono trovare nelle foglie, nelle resine, nei rami, nel legno, nei fiori, nelle radici e nella buccia.

Le esigue quantità estraibili da ogni pianta, insieme con l’accuratezza del processo estrattivo e di purificazione, incidono notevolmente sul costo dell’olio essenziale, pertanto, è bene diffidare di prodotti che presentino un prezzo troppo basso.

Per quanto riguarda la conservazione degli oli essenziali è bene ricordare di tenerli lontano da fonti di calore, dalla luce, dall’aria e dall’umidità per non compromettere le loro qualità.

Ogni olio essenziale può contenere oltre 100 componenti diversi che possono esser suddivisi in due categorie:

  • i terpeni, costituiti da carbonio e idrogeno;
  • composti ossigenati che includono ossigeno, carbonio e idrogeno; vengono classificati secondo i rispettivi gruppi funzionali.

La frazione terpenica dell’olio essenziale facilita l’assorbimento delle molecole da parte dei tessuti, grazie alla sua interazione con lo strato fosfolipidico della membrana cellulare, mentre la funzione ossigenata, a seconda del principio attivo, determina gli effetti biologici. Per questa capacità di modificare le membrane, gli oli essenziali vanno sempre usati in piccole quantità e mai puri sulla pelle (infatti, vengono diluiti in oli vettori).

 

1) Terpeni

Sono presenti nella maggior parte degli oli essenziali. Hanno un forte odore aromatico.Sono idrocarburi insaturi e, quindi, sono costituiti da carbonio e idrogeno. In particolare, sono formati dall’unione di molecole di isoprene. A seconda del numero di unità isopreniche, vengono denominati:

Classificazione Unità isopreniche Atomi di carbonio
Emiterpeni 1 5
Monoterpeni 2 10
Sesquiterpeni 3 15
Diterpeni 4 20
Sesterpeni 5 25
Triterpeni 6 30
Politerpeni >6 >30

Fonte: Wikipedia

 

Sono terpeni il geraniolo (geranio, verbena, mirto, melissa officinalis), il mentolo (menta piperita), il pinene (pino, conifere), il limonene (limone, agrumi).

I terpeni hanno proprietà antivirali, antisettiche, antibatteriche, antinfiammatorie.

 

2) Gruppi funzionali

Sono tantissimi e conferiscono determinate caratteristiche e proprietà ad ogni olio essenziale.

I principali gruppi funzionali sono:

  • Alcoli

Il suffisso -OLO indica un componentedi un gruppo alcolico, come linalolo (arancio amaro, timo). Contengono, inoltre, quantità significative di alcol monoterpenici.

Hanno proprietà antisettiche, battericida e antivirale; diuretiche; immunostimolanti; cardiotoniche.

Contengono alcoli: lavanda, geranio, tea tree, neroli, legno di rosa.

  • Aldeidi

Il suffisso -ALE tra i componenti di un olio essenziale indica la presenza di un aldeide. Determinano la fragranza della pianta.

Hanno proprietà antinfiammatorie; calmanti, antidepressive (azione diretta sul sistema nervoso centrale); antisettiche rispetto alle infezioni per via aerea; antimicotiche.

L’applicazione di grandi quantità di aldeidi sulla pelle può produrre un effetto irritante o fotosensibilizzante.

Contengono aldeidi: limone, lemongrass, melissa.

  • Chetoni

Il suffisso -ONE indica un chetone. Sono composti idrofili che danno una nota caratteristica all’olio essenziale. Se sono presenti in quantità, come nell’issopo e nella salvia, devono essere usati con molta cautela.

Hanno proprietà mucolitiche; cicatrizzanti; antinfiammatori. Sono utili per un riassorbimento rapido nel trattamento delle contusioni successive a lesioni gravi. Esercitano un effetto stimolante sul sistema nervoso centrale, ma dopo un uso prolungato hanno un effetto neurotossico. Usare con prudenza.

Contengono chetoni: zenzero, menta piperita, rosmarino.

  • Esteri

E’ un composto formato da un alcol e un acido. Un modo per riconoscere un estere è quello di trovare il suffisso -ILE nel nome dell’alcol e il suffisso -ATO nel nome dell’acido. Per esempio, l’acetato di linalite è un estere composto dall’acido acetico e dal linalolo (alcol). Sono componenti molto volatili e vengono prodotti durante la massima fioritura del fiore.

Hanno proprietà antispasmodiche, sedative; antimicotiche.

Contengono esteri: camomilla romana, salvia sclarea, lavanda, geranio.

  • Fenoli

Condividono alcune proprietà degli alcol e anche il suffisso -OLO.

Hanno proprietà immunostimolanti, antispastiche sulla muscolatura liscia, battericide, fungicide, antiparassitarie.

Contengono fenoli: timo (timolo) e il basilico (eugenolo).

I fenoli possono causare una reazione simil-febbrile (ipertermia). Inoltre, possono determinare una leggera tossicità epatica che diviene evidente quando vengono usati a dosi elevate per periodo di tempo prolungati.

  • Ossidi

Dato che gli ossidi derivano dagli alcol, conservano il nome dell’alcol a cui si aggiunge la parola “ossido”, come per l’ossido di linalolo. Il cineolo, comunemente noto come cineolo 1,8 e principale costituente dell’eucalipto, è un ossido. Non può esser usato sui bambini piccoli perché può causare la chiusura degli alveoli polmonari.

Hanno potenti proprietà espettoranti perché stimolano le mucose del tratto respiratorio.

  • Lattoni e cumarine

I lattoni tendono a terminare con il suffisso -INA, ma possono terminare anche con -ONE. Per esempio: elenalina presente nell’arnica; umbrelliferone presente nelle piante umbrellifere come carota e angelica.

Le cumarine sono derivate dai lattoni e il loro nome tende a finire in -INA o -ONE.

I lattoni stimolano il fegato.

Le cumarine sono anticoagulanti, sudorifiche (agiscono sul sistem nervoso e favoriscono la traspirazione); anticonvulsive, calmanti, sedative (agiscono sul sistema nervoso centrale); antimicotiche.

Se utilizzati in modo errato, gli oli essenziali che contengono percentuali elevate di lattoni e cumarine, possono rivelarsi neurotossici; possono ustionare la pelle e causare allergie cutanee.

Le cumarine (e le furocumarine) possono causare fotosensibilità e non devono esser somministrate prima di esporsi al sole.

Contengono lattoni: artemisia, arnica.

Contengono cumarine: curcuma, agrumi.

 

Principali utilizzi degli oli essenziali

Bagni

Preparate un bagno con acqua calda e aggiungete da un minimo di 5 ad un massimo di 9 gocce di una o più essenze (mai più di 3). Prima di immergervi, massaggiate tutto il corpo con una spazzola, così da rimuovere le cellule morte e favorire la dilatazione dei pori.
Le proprietà degli oli essenziali agiranno da una parte a livello cutaneo, penetrando attraverso la pelle, dall’altra verranno inalate attraverso la respirazione del vapore.

Molto piacevole e rilassante risulta l’idromassaggio con gli oli essenziali.

Pediluvi e maniluvi

In una bacinella di acqua calda, versate 8 gocce di olio essenziale ed immergete le mani fino al polso oppure i piedi fino alle caviglie.

I pediluvi, in particolar modo, da una parte sono utili per combattere stanchezza e stress psicofisico, dall’altra sono efficaci per tutti coloro che soffrono di nevralgie, cefalee, dolori mestruali.

Massaggi

L’utilizzo degli oli essenziali nei massaggi permette una penetrazione guidata delle essenze. Nella preparazione di olio aromatizzato per massaggi, la quantità di olio essenziale rispetto a quello vettore con cui viene mischiato, può variare da 1 al 3%.

Inalazioni e suffimigi

In un recipiente pieno d’acqua bollente, aggiungete 5 o 6 gocce di oli essenziali, quindi chinate la testa sopra il recipiente coprendola con un asciugamano e inalate il vapore sprigionato.
Questa pratica è particolarmente utile in caso di raffreddore, sinusite, catarro e mal di gola.

Profumi per l’ambiente

Gli oli essenziali estratti da molte piante hanno un grande potere antisettico e antivirale e sono in grado di uccidere i virus e i batteri presenti nell’atmosfera, altri invece stimolano la mente in caso di stanchezza e stress, altri ancora favoriscono il rilassamento e il sonno. Infine, con l’utilizzo di alcuni oli essenziali possiamo difenderci dalle terribili zanzare.
Basta veramente poco per poter godere dentro casa dei grandi doni degli oli essenziali, sia che vogliamo preservarne o favorire la salute fisica, sia se desideramo riacquistare calma e serenità dopo un periodo mentalmente stressante, sia se abbiamo bisogno di stimolare una mente stanca.
Infatti, alcune gocce di olio essenziale diluite in acqua, poste su un bruciaessenze, profumeranno la casa, purificheranno l’aria, favoriranno il rilassamento e stimoleranno la nostra mente donandoci rinnovate energie.

 

Proprietà degli oli essenziali

1) Proprietà antisettiche, antivirali e battericide

Alcuni oli essenziali hanno capacità antisettiche, fra questi ricordiamo il limone e il pino, altri invece, come la lavanda e la menta, sono non solo battericidi e anti-virali, ma soprattutto immunostimolanti.
Per proteggersi quando siete fuori casa, visitando, ad esempio, una persona ammalata o recandovi in un luogo molto affollato, potete respirare frequentemente una goccia di essenza posta in un fazzoletto.

2) Proprietà stimolanti per la mente

Alcuni aromi, come il rosmarino e la menta, sono in grado di stimolare le funzioni intellettuali e la memoria, favorendo una maggiore lucidità mentale.

3) Proprietà rilassanti

Gli oli essenziali possono essere usati in aromaterapia per riequilibrare il sistema nervoso e curare i sintomi dello stress, come l’insonnia, l’ansia e l’iper-emotività.
Per citarne alcuni: lavanda, arancio amaro, verbena.

4) Proprietà insetto-repellente

Nelle calde serate estive, l’utilizzo sistematico di alcuni oli essenziali (verbena, lavanda, geranio, menta) aiuta a tenere lontano le zanzare. Infatti alcune essenze hanno un elevato potere insetto-repellente.
Per compattere le zanzare, questi oli essenziali possono essere diluiti in un po’ d’acqua e bruciati in un bruciaessenza, oppure gli ADULTI possono porre direttamente nel polso, dietro alle ginocchia e nelle caviglie poche gocce di olio essenziale puro.