La respirazione è il più grande atto vitale compiuto dal nostro organismo. E’ possibile vivere giorni interi senza mangiare, bere e dormire. E’, invece, assolutamente impossibile vivere senza respirare.
Quindi, tutti dobbiamo respirare. Ma quanti lo fanno correttamente?
Posture scorrette, obesità, alterazioni emotive, fumo sono le cause principali di una respirazione contratta che, col tempo, diventa cronica.
Questa cattiva respirazione ha, come conseguenza, non solo un’ossigenazione inadeguata di tutto l’organismo, ma anche l’irrigimento dei muscoli preposti alla respirazione, a partire dal diaframma. Inoltre, a causa di questo irrigidimento muscolare, le spalle diventano sempre più contratte, mentre la colonna vertebrale perde la sua flessibilità.
Ma, c’è anche un altro aspetto legato alla respirazione. Con il respiro, introduciamo nel nostro organismo anche l’enegia vitale, il prana, la cui conservazione deriva dal corretto svolgimento di tutte le funzioni fisiologiche, psicologiche ed emotive necessarie al mantenimento dell’armonia psico-fisica.
Quest’energia vitale è regolata dalla mente. Infatti, la respirazione è l’unica attività corporea che, pur essendo involontaria, può essere posta sotto il controllo diretto della mente.
Questa caratteristica fa del respiro un’interfaccia tra il conscio e l’inconscio. Questo vuol dire che se la mente è agitata, il respiro è agitato; se il respiro è calmo, la mente è calma.
Perciò, è importante saper controllare i nostri stati emotivi. A tal fine, lo yoga prevede una serie di tecniche respiratorie (pranayama) che, insieme alla pratica delle posizioni (asana) contribuiscono al raggiungimento dell’armonia psico-fisica.