Nei tre stati di coscienza comuni, veglia, sonno e sogno, il corpo funziona in tre modi completamente diversi. Ad ogni stato di coscienza, corrisponde un tipo di funzionamento fisiologico diverso e l’attivazione di onde cerebrali diverse.
Nella meditazione si attiva un quarto tipo di funzionamento ulteriormente diverso. Vi sono segni di rilassamento profondo come: metabolismo ridotto dei muscoli e dei globuli rossi del sangue, funzionamento più stabile del sistema nervoso e diminuzione della frequenza cardiaca e respiratoria. Nel contempo, però, l’afflusso di sangue al cervello aumenta visibilmente, così come i cambiamenti nell’attività elettrica del cervello.
Infatti, si verificano i seguenti effetti:
1. Cambiamento nel sistema limbico che rispecchia quelli che avvengono a livello della coscienza, in quanto riesce a metabolizzare l’esperienza di pace interiore, abituando il corpo ad un funzionamento stabile e rilassato (interrompendo il ciclo dello stress costante) che perdura nel tempo, con riduzione considerevole dei livelli di produzione dei radicali liberi e di miglioramento dello stato di salute;
2. Riduzione del metabolismo dei muscoli e del flusso sanguigno verso le estremità e verso gli organi interni a cui, però, non corrisponde una diminuzione della frequenza cardiaca perché c’è un notevole afflusso di sangue al cervello per sostenere l’aumento dell’attività cerebrale; tutto questo genera un cambiamento nell’elettricità del cervello con un aumento sensibile della produzione di onde Alfa, Tetha (nella meditazione profonda) e Gamma (nelle visualizzazioni), verificabile con EEG e ECG.
Le onde elettriche del cervello si distinguono in base alla frequenza, cioè al numero di cicli per secondo misurati in hertz. A bassa frequenza abbiamo onde Delta (0,5-4 Hz, tipiche del sonno profondo), le onde Tetha (4-8 HZ) e le onde Alfa (9-13 HZ). Ad alta frequenza, abbiamo le onde Beta (14-29 HZ) e le onde Gamma (30-100 HZ) tipiche degli stati di attività.
Le onde Alfa (8 – 13 Hz) appartengono al preconscio e alla coscienza a riposo. Compaiono ad occhi chiusi o in stato di benessere psicofisico (a livello psicosomatico sono legate al cuore e alle emozioni affettive). Nei monaci in meditazione, queste onde compaiono a livello della corteccia frontale anche ad occhi semiaperti.
Queste onde si verificano nei primi momenti della meditazione e persistono anche dopo la sua conclusione.
Le onde Tetha (4 – 8 Hz) appartengono all’inconscio onirico, alle immagini e alle emozioni profonde. E’ uno stato a cavallo fra lo stato di veglia e di sonno quando la mente inconscia e subconscia si esprime liberamente.
La comparsa dei ritmi Tetha nella linea mediale frontale del cervello di chi medita indica, inequivocabilmente, uno stato meditativo profondo, con liberazione dall’ansia e una minore attività cardiaca, che dona beatitudine. Ciò accade perché l’incremento delle onde Theta sono più evidenti nel lobo frontale del lato sinistro, associato alle emozioni positive, come la beatitudine.
Le onde Gamma (30 -100 Hz) emergono in concomitanza con lo svolgimento di compiti legati a stimoli sensoriali, ma anche ai circuiti dell’attenzione e della coscienza.
Sono legate all’ippocampo, area fondamentale per la memoria. Inoltre, sono associate con la capacità di mettere insieme numerosi frammenti per produrre una singola informazione che sincronizza l’intero cervello.
Durante la meditazione, compaiono nell’ippocampo insieme alle onde Tetha perché sono potenziate e attivate proprio dal ritmo lento di quest’ultime.
Il rapporto tra questi due ritmi cerebrali è dato dal fatto che, in assenza di onde Tetha, i ritmi Gamma appaiono disordinati e meno potenti. Perciò, si può dire che le onde Tetha sono il ritmo di fondo che sincronizza gli altri ritmi nella formazione e nel richiamo dei ricordi.

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