Durante la gravidanza, tre fattori contribuiscono al cambiamento fisico ed emotivo:
- l’influenza degli ormoni che provocano l’ammorbidimento delle articolazioni e dei legamenti (per approfondire: Gravidanza, l’azione degli ormoni);
- il graduale aumento del peso corporeo;
- l’immagine di sé stesse, le emozioni che si provano nei confronti del proprio aspetto e la consapevolezza dello sviluppo del bambino (per approfondire: Le emozioni durante la gravidanza).
Sono tre fattori che possono portare a cambiamenti posturali che causano mal di schiena.
I legamenti allentati consentono una flessibilità maggiore della colonna del tratto dorsale che, spesso, porta ad assumere posizioni scorrette, con la conseguente contrazione dei muscoli posteriori. Man mano che i muscoli addominali si tendono, i legamenti e le ossa della colonna vertebrale e della pelvi si affaticano ulteriormente. Man mano che il bambino cresce, il baricentro si sposta in avanti, s’indeboliscono e si stirano i muscoli addominali, costringendo la futura mamma a incurvare il tratto inferiore della colonna vertebrale per compensare il peso della pancia che cresce, spesso spingendo indietro le ginocchia e curvando le spalle. In questo modo, aumentano le curve lordotiche lombari e cervicali e, di conseguenza, le vertebre, schiacciate l’una sull’altra, stimolano le terminazioni nervose che causano mal di schiena (soprattutto nella zona lombare), mal di testa, capogiri e torcicollo.

Correggere la postura, praticando regolarmente lo Yoga, migliorerà l’intera situazione muscolare, favorendo anche la circolazione, un altro tipico problema, legato alla gravidanza che può causare gonfiore ai piedi e alle mani.
In caso di sciatalgia, non sempre la causa può risiedere in un problema posturale. Nel 30% dei casi, infatti, l’intestino pigro è direttamente correlato al dolore sciatico. Anche la posizione del bambino può determinare una sciatalgia, detta meralgia riflessa: colpisce dal quinto all’ottavo mese, ed è caratterizzata da un dolore che, dal fianco, scende lateralmente lungo la gamba, accompagnato da un senso di bruciore. Normalmente, si avverte dopo essere stati per un lungo periodo in piedi e, quasi sempre, si manifesta a sinistra perché il bambino preme sul nervo cutaneo laterale della coscia. Per alleviare il dolore, sono utili gli asana che lavorano sulle gambe.
Anche le preoccupazioni, le paure, le emozioni negative possono favorire il mal di schiena perché il corpo s’irrigidisce, come reazione protettiva nei confornti del dolore psichico. In questo modo, le tensioni emotive si cristallizzano nei muscoli, causando dolore. Lo Yoga può essere utile per liberarsi dai blocchi emotivi e dai sentimenti repressi perché, attraverso lo scioglimento delle tensioni muscolari, si lavora anche sulle emozioni e si torna in armonia con la vita.
Infine, nella donna in gravidanza, c’è sempre una predisposizione alla stitichezza e alle emorroidi. Anche in questi casi, lo Yoga offre l’opportunità di intervenire con asana che stimolano direttamente l’intestino tenue.
Se siete costanti nella pratica yoga, ciascuno di questi aspetti “negativi” si allevierà e potrete godervi questo momento meraviglioso con pace e forza interiore.
FOCUS – Suggerimenti da adottare durante la gravidanza
- tieni sotto controllo la bilancia;
- contrai i muscoli perineali prima di tossire, di starnutire o prima di compiere uno sforzo poiché questi gesti comportano un aumento della pressione addominale sul pavimento pelvico; in generale, comunque, evita gli sforzi eccessivi;
- indossa scarpe con tacchi di 3-4 cm che consentono di mantenere la giusta postura; sono controindicate sia le ballerine, sia i tacchi a spillo che accentuano la lordosi lombare;
- pratica gli esercizi di yoga adeguati allo stato di gravidanza;
- non restare in piedi a lungo;
- controlla i problemi di stitichezza, non sforzarti durante l’evacuazione, ma elimina con determinazione le feci ristagnanti perché esercitano una pressione dannosa sul pavimento pelvico.