L’importanza dell’acqua per il nostro organismo

Il nostro corpo è composto per grandissima parte da acqua. La sua percentuale varia secondo l’età, la costituzione, il tipo di alimentazione. Anche gli organi e i tessuti contengono diverse quantità d’acqua.

Da giovani, siamo decisamente più ricchi d’acqua, soprattutto nei tessuti molli, nella pelle e nei tessuti connettivi e sottocutanei. Con la crescita, il tenore d’acqua si riduce progressivamente da una media del 75% del bambino piccolo a circa il 50% nella terza età.

Dal 40% al 50% della nostra acqua corporea è contenuta all’interno delle cellule e costituisce il cosiddetto liquido intracellulare. Il 20% restante si trova negli interstizi tra le cellule: è il liquido extracellulare.

Parte dell’acqua necessaria al nostro organismo, circa 300 ml al giorno, è la cosiddetta “acqua endogena”, derivante dalle reazioni chimiche che avvengono all’interno delle cellule.

L’acqua è un elemento molto importante per il nostro organismo. Infatti, in sua assenza, la morte sopraggiunge nell’arco di pochi giorni.

Le funzioni che svolge all’interno del corpo umano sono innumerevoli, tra le quali le più importanti sono:

  • permettere le reazioni chimiche nelle cellule (avvengono in una soluzione acquosa);
  • trasportare i principi nutritivi in tutte le cellule;
  • eliminare le scorie metaboliche (urina);
  • regolare la temperatura corporea;
  • regolare il volume delle cellule;
  • promuovere la digestione (scioglie i nutrienti);
  • proteggere ed ammortizzare gli urti che possono subire alcuni organi (occhio, cervello, feto durante la gravidanza).

La maggior parte dell’acqua viene introdotta nel nostro corpo attraverso l’alimentazione ed è così ripartita:

  • 500-900 ml con gli alimenti;
  • 800-1.500 ml con le bevande.

Quanta acqua è contenuta negli alimenti più comuni?

0%  olio, zucchero
2-10% biscotti, frutta secca, pop-corn
10-20% burro, farina, legumi secchi, miele, pasta
20-40% formaggio (parmigiano, groviera), pane, pizza
40-60% formaggi freschi, gelati, salumi
60-80% carne, pesce, uova

Bilancio idrico

La quantità di acqua giornaliera, necessaria per un corretto metabolismo, dipende dal clima, dall’età, dal peso, dalla dieta e dall’attività.

Normalmente, perdiamo circa 2,5 litri d’acqua al giorno:

  • con l’urina
  • attraverso la pelle
  • attraverso i polmoni
  • attraverso le feci

Il corpo umano non sopporta eccessive variazioni nel contenuto idrico: una perdita d’acqua pari al 7% del peso corporeo può provocare gravi danni all’organismo.

Perciò, esistono dei meccanismi che mantengono il bilancio idrico in pareggio .

Per compensare le uscite l’organismo riduce il volume di urina eliminato, aumentando la secrezione dell’ormone vasopressina che agisce a livello renale, dove promuove il riassorbimento di acqua, riducendo, di conseguenza, la sua eliminazione con le urine.

La regolazione delle entrate si attua attraverso lo stimolo della sete, che si attiva quando diminuisce la volemia (quantità complessiva di sangue presente all’interno del sistema circolatorio), oppure dopo un pasto salato.

La ricerca e l’assunzione di acqua è presieduta da una particolare regione ipotalamica, nota come centro della sete. In questa sede anatomica, esistono dei recettori specifici, detti osmocettori, che innescano il riflesso della sete quando si supera “il livello di guardia”. Lo stesso riflesso viene inibito, cioè frenato (assenza di sete) in condizioni opposte.

Oltre al controllo ipotalamico, concorrono a regolare l’assunzione di liquidi anche la secchezza della mucosa orale e faringea.

Importante: lo stimolo della sete si attenua nell’anziano!