Lenticchie, legume con alto valore nutritivo

La lenticchia (lens culinaris) detta anche lente, è il seme di un’erba annuale della famiglia delle Fabaceae, originaria dell’Asia sud occidentale (odierna Siria), da dove si diffuse molto velocemente in tutto il bacino Mediterraneo. La pianta, è caratterizzata da uno stelo ramificato e rampicante che può raggiungere i 50 cm di altezza, e possiede dei baccelli rettangolari e schiacciati che gracchiudono 2-3 semi dalla forma tondeggiante e appiattita, di colore che varia dal giallo-verdastro, rossastro fino al bruno e al nero (per alcune varietà orientali). Il sapore delle lenticchie varia a seconda delle dimensioni e del colore, ma generalmente le più gustose sono quelle a seme piccolo. Dopo la loro raccolta vengono essiccate: è questo il formato più diffuso in commercio, ma si possono trovare anche lessate in scatola.

lenticchiePare che la lenticchia sia il più antico legume coltivato, sin dal 7000 a.C. Dopo la sua velocissima diffusione in tutto il Mediterraneo, diventò il cibo base dei poveri in Grecia e a Roma. Inoltre, nel XVII secolo, proprio per la sua forma, la lenticchia diede il proprio nome latino alla lente di vetro. L’elevata considerazione di questo legume rispetto a tutti gli altri, si evince anche dal racconto biblico secondo cui Esaù, per un piatto di lenticchie, vendette la primogenitura al fratello minore Giacobbe.

La semina delle lenticchie avviene in autunno, tra la fine di ottobre e i primi di novembre, nelle zone a clima mediterraneo, poste a quote basse ( sotto 800-900 m), mentre a quote superiori agli 800-900 m, o nelle zone interne a clima più continentale, la semina avviene in primavera (marzo-aprile), passato il pericolo delle forti gelate.

In Italia la coltivazione della lenticchia è diffusa soprattutto in località ristrette di altopiano dove le condizioni di clima e di terreno conferiscono un altissimo pregio qualitativo al prodotto, per sapore e facilità di cottura come per esempio gli altipiani di Castelluccio di Norcia e di Colfiorito, in Umbria o di Leonessa nel Lazio.

Le varietà di lenticchie più diffuse, traggono il loro nome dal luogo di origine e di maggiore coltivazione, e si dividono in due principali gruppi: a seme grande e a seme piccolo.
Le varietà più conosciute sono:

  • lenticchia verde di Altamura, molto comune, più grande rispetto a quella marrone, adatta per la preparazione di contorni;
  • lenticchia di Ustica che cresce su terreni vulcanici ed è di colore marrone scuro, piccola, tenera e particolarmente saporita;
  • lenticchia di Castelluccio, molto piccola, è unica anche per il suo aspetto policromo (tigrata, giallognola, marroncina, ..), considerata tra le qualità più pregiate ed apprezzate, perché particolarmente saporita grazie al fatto che, la pellicina sottile che avvolge i semi, quasi scompare dopo la cottura;
  • lenticchia rossa, chiamata anche egiziana, molto diffusa in Medio Oriente, che solitamente si vende decorticata e si cuoce velocemente;
  • lenticchia di Villalba (di grandi dimensioni), del Fucino, di Colfiorito e di Mormanno.

Se acquistate le lenticchie sfuse, dovete mondarle accuratamente per eliminare eventuali scorie. Se sono vendute in sacchetti sigillati, controllate che non ci siano parassiti o larve, controllando che non vi siano fori sulla superficie delle lenticchie.
Quando il prodotto è confezionato, controllate l’origine e la data di raccolta, perché se le lenticchie sono troppo vecchie richiederanno ammolli e cotture prolungate, a discapito del sapore.
Se acquistate lenticchie in scatola, controllate che il contenitore non presenti rigonfiamenti o ammaccature, perché in tal caso, potrebbero essersi sviluppati microorganismi dannosi all’interno del prodotto.

Le lenticchie vanno sempre conservate lontano dall’umidità, e, se sfuse, chiuse in un contenitore di vetro, riposte in un luogo fresco, asciutto e buio, anche per un anno.

In cucina, le lenticchie sono usate principalmente nelle minestre e nei contorni, mentre in altri paesi, le lenticchie si utilizzano anche nelle insalate e per la preparazione del purè.

Le lenticchie hanno un alto valore nutritivo. Infatti, sono molto ricche di proteine (circa il 24%), vitamine (A, B1, B2, C, PP), sali minerali (calcio, ferro, sodio, potassio e fosforo), e contengono il 2% di olii vegetali. Sono inoltre facilmente digeribili e utili per chi ha problemi di anemia o di esaurimento fisico.

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