La tavola invernale

L’inverno è un periodo di grande stress per il nostro organismo, soprattutto per chi vive in città, a causa di fattori squilibranti come l’inquinamento, la luce artificiale, il riscaldamento, il superlavoro, la vita in ambienti chiusi.

Il cibo fresco, variegato ma, soprattutto, di stagione rappresenta un buon rifornimento di energia perché non solo diminuisce le conseguenze legate all’inquinamento atmosferico, ma migliora le difese dell’organismo contro l’influenza e gli altri disturbi invernali.

Frutta
Sono preferibili quelli di stagione come mele, pere, agrumi, kiwi.
Una spremuta è indispensabile ogni giorno per assicurare la giusta quantità di vitamina C, il cui fabbisogno aumenta in inverno.
Inoltre, sono raccomandabili piccole quantità di frutta secca, come fichi, datteri, noci, mandorle, nocciole e pinoli, utili specialmente a chi segue una dieta vegetariana, per integrare l’apporto di proteine.
Semi di zucca, lino e sesamo sono degli ottimi integratori di minerali e oli essenziali. Possono esser aggiunti alla prima colazione oppure all’insalata. Vanno consumati freschi e si conservano in vasi di vetro scuro, al riparo dall’aria e dall’umidità.

Ortaggi e verdura
Sono particolarmente raccomandabili broccoli, cavoli, cardi, cavolfiori, rape, cicoria, cipolle, finocchi, indivia, patate, porri, radicchio, scalogno, carote, sedano rapa, carciofi, spinaci, funghi secchi e zucca.

Cereali
Sempre indispensabili per la loro funzione riequilibrante ed energetica, in inverno sono particolarmente necessari perché contribuiscono ad attenuare gli squilibri derivanti dalla mancanza di luce che possono causare disturbi all’appetito, ansia, depressione. I più consigliati per l’inverno sono riso, orzo, avena, segale e grano saraceno, preferibilmente integrali.

Legumi

Fra i legumi secchi, da utilizzare 1 o 2 volte alla settimana, sono raccomandabili lenticchie, soia, fagioli e ceci.

Carne e pesce

Durante l’inverno, è consentito aumentare l’uso di cibi di origine animale, soprattutto nei periodi passati all’aperto, perché le proteine aumentano la resistenza al freddo.
Fra le carni, è preferibile il manzo e il maiale magro, mentre tra i pesci, da mangiare almeno una volta alla settimana, sono raccomandabili alici, sgombi, sardine e altro pesce azzurro.

Formaggio e latticini

Durante l’inverno, è preferibile privilegiare quelli stagionati, come il parmiggiano, perché sono più “riscaldanti”.
Lo yogurt, anche se ha proprietà rinfrescanti, è consigliabile assumerlo a temperatura ambiente, per mantenere integra la flora batterica intestinale che contribuisce a prevenire le forme influenzali tipiche dell’inverno. Si può mangiare lo yogurt anche nella prima colazione – Una prima colazione diversa: macedonia di frutta, miele, yogurt e granola

Condimenti e aromi
Per insaporire il cibo sono consigliabili spezie riscaldanti come zenzero, cardamono, cumino, coriandolo da aggiungere in piccolissime quantità.
Come aromatizzanti per verdure e minestre, sono raccomandabili salsa di soia senza glutammati e miso (prodotto fermentato della soia).
Fra i grassi, è preferibile l’olio extravergine d’oliva e piccole quantità di burro crudo.
Infine, sono consigliabili aceto di mele e succo di limone.

Bevande
Oltre all’acqua, alle spremute d’agrumi e alle tisane calde, è consigliabile un bicchiere di vino, preferibilmente rosso, soprattutto nel pasto serale.

Cottura

Privilegiare la cottura in umido, al forno e la bollitura.
E’ preferibile ridurre il consumo di verdura cruda.