Per millenni, la malattia è stata considerata un fenomeno magico-religioso. Nella Grecia antica, con Ippocrate, si ha una medicina razionale fondata sull’osservazione. In seguito, le concezioni di salute e malattia sono rimaste non scientifiche fino alla fine del Settecento, quando nasce il modello bio-medico, in concomitanza con la nascita della società industriale, che si occupa più della malattia che della salute e delle condizioni di vita e lavorative della popolazione.
Nel XX secolo si sviluppa uno specialismo esasperato per cui l’individuo viene identificato, addirittura, con una sola “parte”, “un organo”, negando così il concetto di salute globale che, invece, comporta una concezione della persona come unità psico-fisica, interagente con l’ambiente circostante, presupposto per una promozione ed educazione alla salute e una medicina della persona nella sua totalità.
Nella sua Costituzione, l’OMS definisce la salute come “uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza dello stato di malattia o di infermità”.
In tale contesto, la salute viene considerata più un mezzo che un fine e può essere definita come una risorsa di vita quotidiana che consente alle persone di sviluppare e mobilitare al meglio le proprie risorse, in modo da soddisfare preogative sia personali (fisiche e mentali), sia esterne (sociali e materiali).
Invece, per la maggior parte delle persone (anche per molti medici!), la salute coincide con l’assenza di malattia, non rendendosi conto che stanno definendo solo una parte del concetto.
La tradizione popolare ritiene sano chi non ha dolori, febbre o altri problemi, tanto da impedirgli di svolgere le proprie funzioni. Le “funzioni” dipendono, sempre secondo la tradizione popolare, dall’età e dai ruoli sociali.
Secondo la naturopatia, la salute è uno stato di vitalità che comprende il corpo, la mente, le emozioni e l’espressione del sé sociale:
- per salute del corpo s’intende corretto funzionamento di tutti gli organi, buona capacità di assimilazione dei nutrienti e di eliminazione delle tossine, resistenza alla fatica e recupero rapido dalla stanchezza, sensazione di leggerezza, flessibilità e agilità, assenza di dolori;
- per salute della mente s’intende chiarezza e lucidità mentale, buona memoria, buona capacità di collegamento e di ragionamento, controllo dello stress, libertà da nevrosi e compulsioni;
- per salute delle emozioni s’intende umore stabile, ottimismo, controllo delle reazioni emotive, resistenza allo stress emotivo, libertà da paura, ansia e depressione;
- per salute della socialità s’intende attitudine socievole, buona capacità di comunicazione, controllo della parola, costruttività e capacità progettuale, libertà da dinamiche relazionali caratterizzate da rigidità.