Jnana Mudra, il Mudra della Conoscenza

Jnana mudra è uno dei mudra più comuni, usati dagli yogi in meditazione. Il nome deriva dal sanscrito jnana, che significa “conoscenza” e mudra, che significa “gesto”.

Per eseguire questa mudra, l’indice si piega e tocca la base del pollice. Dovrebbe essere praticato in una comoda posizione seduta, con le mani posizionate sulle ginocchia, i palmi rivolti verso il basso. Il mignolo, l’anulare e il medio rimangono dritti e puntati verso il basso. L’indice forma un cerchio con il pollice che punta verso l’esterno.

In jnana mudra, il pollice rappresenta la coscienza universale, il dito indice rappresenta la coscienza individuale, il contatto tra pollice e indice rappresenta l’unione tra la coscienza individuale e quella dell’universo o Sé universale. Le altre tre dita rappresentano le guna che è necessario trascendere per progredire dall’ignoranza alla saggezza, dall’oscurità all’illuminazione (per maggiori informazioni, puoi leggere il post: Rajas, Tamas e Sattva. I Guna, le qualità costitutive di Madre Natura): il dito medio rappresenta sattva (purezza, saggezza), l’anulare rappresenta rajas (passione, azione), il mignolo simboleggia tamas (letargia, oscurità)

 

Jnana mudra è usato come un gesto meditativo e, quindi, viene utilizzato con le posizioni yoga come Padmasana e Sukhasana.

Jnana mudra regola il flusso del prana nelle dita. Normalmente, il prana esce attraverso le mani, i piedi e la testa. Collegando il pollice e l’indice, parte del flusso viene reindirizzato, portando l’energia verso l’interno. Questo calma la mente, permettendoti di sedere, in meditazione, per lunghi periodi di tempo.

 

Jnana mudra, infine, aiuta con l’insonnia, migliora la creatività, aumenta la pace interiore e stabilizza la mente. È benefico anche per la memoria e regola il flusso dell’elemento aria (Vayu) nel corpo.