Gravidanza e smagliature

Le smagliature conosciute anche come striae atrophicae o striae distensae sono un inestetismo molto frequente caratterizzato da atrofia, riduzione di spessore della cute. Si presentano come bande lineari singole o multiple, ben delimitate, parallele tra loro, separate da tratti di cute sana.
Istologicamente sono cicatrici dovute alla frattura delle fibre di collagene a livello del derma, lo strato più profondo della pelle.

Più del 50% delle donne in gravidanza va incontro a smagliature. L’insorgenza è più frequente intorno al 6°-8° mese di gravidanza quando diminuisce la tolleranza al glucosio e aumenta la concentrazione di ormoni steroidei nel sangue. In genere, sono più colpite le donne giovani e le primipare.

In gravidanza, le smagliature compaiono prevalentemente su addome, fianchi e seno. Sull’addome e i fianchi, dove le linee di tensione cutanea sono orizzontali, le smagliature sono verticali, mentre sull’areola mammaria sono a raggiera.

La comparsa delle smagliature è legata a cause ormonali e a fattori meccanici. In gravidanza, si assiste a variazioni ormonali tra cui l’aumento di cortisolo, un ormone che indebolisce le fibre elastiche, il collagene e i mucopolisaccaridi che formano l’impalcatura che sostiene il derma.I fattori meccanici invece sono dovuti alle rapide variazioni del volume cutaneo in gravidanza.
Le smagliature si possono manifestare soprattutto nelle donne con predisposizione genetica.

 

Come prevenire le smagliature

La terapia migliore è sicuramente la prevenzione perché, una volta comparse, le smagliature si possono solo attenuare. Durante la gravidanza possono essere utilizzati solo prodotti cosmetici (creme, emulsioni, sieri) da applicare localmente, in particolare quelli a base di sostanze elasticizzanti come:

L’uso di tali prodotti, da applicare con costanza tutti i giorni, è importante in quanto favorisce l’elasticità dei tessuti, limitando l’insorgenza di questo inestetismo.

Anche gli stili di vita possono influenzare la comparsa delle smagliature: è importante avere un’alimentazione equilibrata ricca di acqua, proteine, vitamine e antiossidanti, tutti elementi che favoriscono l’elasticità della pelle.
Sicuramente incidono le variazioni di peso: sia gli aumenti importanti, come anche i bruschi dimagrimenti.
Il fumo incide sull’insorgenza delle smagliature in quanto rende la pelle meno elastica.
L’esercizio fisico è utile, ma senza sottoporsi a sforzi troppo intensi. Inoltre alcune attività sportive come il body building, il sollevamento pesi e il tennis, soprattutto se praticate in modo eccessivo, rappresentano un importante fattore meccanico di stiramento per la cute e quindi favoriscono la comparsa delle smagliature.

 

Cosa fare dopo il parto

L’evoluzione delle smagliature dopo il parto, può essere varia. In alcuni casi, restano per sempre oppure possono andare incontro a parziale remissione: diventano più sottili, la superficie cutanea diventa pieghettata e depressa al tatto e mima l’aspetto di una cicatrice atrofica. Anche il colore cambia, dopo una fase iniziale, infiammatoria, rosa, rosso-violetto, rosso-bluastro diventa, in una fase successiva, cicatriziale, di colore bianco-madreperla o avorio, spesso cangiante.

Dopo il parto e l’allattamento, per migliorare l’aspetto delle smagliature, si possono fare dei trattamenti come i peeling chimici a base di differenti tipi di acidi che favoriscono la sintesi di collagene.
Possono inoltre essere effettuati trattamenti di radiofrequenza che attraverso il calore stimola la cute a produrre collagene ed elastina.
Anche i laser possono essere d’aiuto. In particolare i laser frazionali e il Dye laser, indicato nelle smagliature rosse per uniformare il colore. Possono essere utilizzati anche dei metodi di veicolazione transdermica per favorire la penetrazione delle sostanze elasticizzanti.

 

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