Un saggio, allievo di Visvamitra. Secondo alcune fonti, era in realtà il figlio di Visvamitra, il quale in un momento di grave difficoltà lo legò ad una corda per venderlo, da cui il nome galava, da gala, “corda”, quindi “legato ad una corda”.
Una posizione yoga, dedicata a lui, si chiama Galavasana.