Lo so che non è educato chiedere l’età a chi non è più giovanissimo! Ma il mio scopo è quello di farti riflettere sulle tue condizioni di salute psico-fisiche e sul tuo stile di vita.
Lo sai che non esiste solo l’età anagrafica? Quante volte ci è capitato d’incontrare una vecchia conoscenza e di pensare: “Gli anni, me li porto meglio io!” oppure “Ma tu guarda come si porta bene gli anni! Ma come farà?”
Secondo la medicina, l’età di una persona deve esser valutata secondo tre parametri.
1) L’età anagrafica
Si riferisce al numero degli anni vissuti dalla tua nascita.
2) L’età biologica
Si riferisce all’aspetto e allo stato di salute psicofisica.
A differenza dell’età anagrafica, può invertire la sua marcia: un regolare esercizio fisico, uno stile alimentare equilibrato, ritmi quotidiani regolari possono riportare nella norma alcuni indicatori, come la pressione sanguigna, il grasso corporeo, il livello degli zuccheri nel sangue, la massa muscolare.
Il corpo diventa più giovane o più vecchio a seconda di come viene trattato.
3) L’età psicologica
Assolutamente soggettiva, riflette le esperienze di vita, la capacità di esprimere le proprie emozioni, la voglia di tenere la mente in esercizio, il piacere di usare in modo creativo il proprio tempo libero.
L’età biologica e quella psicologica sono legate tra loro. Se dai nutrimento alla tua vita interiore, se sei una persona serena e ottimista, la tua salute psicofisica resterà in armonia.
Man mano che l’età anagrafica procede, non affrontare la tua quotidianità con la nostalgia di ciò che hai vissuto nel passato, ma coltiva gli affetti e le relazioni con gli altri, mantieni vivi i tuoi interessi, impara cose nuove, pratica attività fisica con regolarità… possibilmente in compagnia 😉