Ogni persona è unica: ha un modo particolare di pensare, muoversi, digerire, dormire e reagire alle emozioni.
Secondo l’Ayurveda, queste differenze derivano dall’equilibrio tra tre forze vitali chiamate Dosha: Vata, Pitta e Kapha.
I Dosha sono combinazioni dei cinque elementi, Etere, Aria, Fuoco, Acqua e Terra, e rappresentano le energie che governano tutte le funzioni del corpo e della mente.
Conoscere il proprio Dosha significa comprendere la propria natura profonda, imparare a prevenire gli squilibri e vivere in modo più armonioso.
Vata — Il principio del movimento e della creatività
Elementi: Etere e Aria
Parole chiave: movimento, leggerezza, vitalità
Vata è l’energia del vento: muove tutto ciò che scorre, il respiro, la circolazione, i pensieri, la comunicazione e persino i processi di eliminazione.
Le persone con una costituzione Vata predominante sono spesso creative, entusiaste, intuitive e sensibili. Amano la libertà e si adattano facilmente ai cambiamenti, ma possono soffrire di instabilità, ansia o insonnia se si lasciano travolgere dal ritmo frenetico.
Quando Vata è in equilibrio, dona vivacità mentale, agilità e ispirazione.
Quando si sbilancia, invece, provoca tensione, secchezza, stanchezza e disorganizzazione.
L’Ayurveda consiglia di calmare Vata con routine regolari, alimenti caldi e oleosi, riposo adeguato e momenti di quiete.
Pratica utile: un massaggio quotidiano con olio di sesamo tiepido e qualche minuto di respirazione profonda aiutano a radicare e calmare la mente.
Pitta — Il principio della trasformazione e della chiarezza
Elementi: Fuoco e Acqua
Parole chiave: energia, concentrazione, determinazione
Pitta è l’energia del fuoco che trasforma e illumina.
Regola la digestione, il metabolismo, la temperatura corporea e la lucidità mentale.
Chi ha una natura Pitta è dinamico, preciso, coraggioso e dotato di forte spirito di leadership. Tuttavia, l’eccesso di calore può portare irritabilità, impazienza o infiammazioni fisiche.
Quando Pitta è equilibrato, dona forza, chiarezza e passione positiva.
Quando è in eccesso, può manifestarsi con acidità, rabbia, intolleranza o eccessivo controllo.
Per raffreddarlo e riequilibrarlo, l’Ayurveda suggerisce ambienti freschi, alimenti rinfrescanti e un ritmo più morbido.
Pratica utile: dedicare del tempo al contatto con la natura, meditare vicino all’acqua o gustare pasti leggeri a base di verdure dolci e foglie verdi.
Kapha — Il principio della stabilità e della coesione
Elementi: Acqua e Terra
Parole chiave: calma, forza, compassione
Kapha è l’energia che costruisce e sostiene.
Dona struttura al corpo, stabilità alla mente e capacità di amare in modo profondo e costante.
Le persone con predominanza Kapha sono pazienti, affidabili, empatiche e dotate di grande resistenza fisica. Tuttavia, se questo dosha si accumula, può portare pesantezza, apatia o tendenza all’attaccamento.
Quando Kapha è in equilibrio, dona calma, dolcezza e solidità interiore.
Quando si sbilancia, genera letargia, ritenzione di liquidi e pigrizia mentale.
Per stimolare e alleggerire Kapha, l’Ayurveda consiglia movimento, cibi leggeri e spezie riscaldanti come zenzero, cannella e curcuma.
Pratica utile: iniziare la giornata con una breve camminata energica e bere acqua calda con limone per risvegliare il metabolismo.
I Dosha in equilibrio
Ognuno di noi ha una combinazione unica di Vata, Pitta e Kapha: questa è la nostra costituzione originaria, chiamata Prakriti.
Nel corso della vita, però, abitudini, stress e stagioni possono alterare i Dosha, generando Vikriti, ovvero uno squilibrio temporaneo.
Uno squilibrio nei dosha comporta una patologia che viene curata con sostanze da assumere, massaggi, posizioni yoga e tecniche di respirazione profonda che hanno lo scopo di ripristinare l’equilibrio dei dosha rispetto alla costituzione individuale.
La nostra salute dipende dall’equilibrio di di Vata, Pitta e Kapha, altrimenti si manifesta una malattia.
Per ripristinare la salute ottimale di una persona:
- si analizza la costituzione individuale di una persona (prakriti);
- si effettua una valutazione fisica, emotiva e spirituale;
- si identifica l’equilibrio delle energie nel corpo (dosha);
- si identificano le aree di squilibrio.
Una volta identificata la natura della persona e lo squilibrio, lo specialista ayurvedico predispone un programma di trattamento che utilizza l’alimentazione, le erbe, gli aromi, i colori, i massaggi, lo yoga e la meditazione, volti a ripristinare o a mantenere l’equilibrio.
Ma poiché l’ayurveda è un sistema olistico, oltre al programma di trattamento, viene preso in considerazione anche il contesto in cui vive la persona perché si raggiunge una salute ottimale se la persona vive, in completa armonia, con l’ambiente in cui vive.
Per vivere in armonia, dobbiamo prima capire la nostra natura. Solo allora possiamo fare scelte intelligenti che ci supportano nel nostro viaggio.
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