Albero sempreverde di 5-6 m. originario di Ceylon, Malaysia, India e dell’Asia tropicale. Ha una corteccia dal caratteristico colore rosso bruno, molto profumata. Presenta uno spessore sottilissimo, elevata fragilità, superficie liscia e colore più scuro nella parte interna.
Le foglie sono coriacee, opposte, ovate, lunghe in media una dozzina di centimetri; da giovani, hanno un colore rossastro che diventa verde pallido una volta adulte. I fiori sono piccoli, bianchi, molto aromatici e riuniti in infiorescenze portate all’apice o all’ascella delle foglie. Il frutto è una bacca viola contenente un singolo seme.
Nella medicina tradizionale cinese, la cannella era considerata un toccasana. Verso 2700 a.C. entrò nella composizione di tutti i rimedi senza eccezione, per la sua azione stimolante, digestiva, e antisettica. Tra i suoi pregi, i Cinesi menzionavano il potere di migliorare il tessuto, l’aspetto e la qualità della pelle e di conferire all’incarnato un aspetto più giovane.
Nella medicina ayurvedica era impiegata come rimedio contro l’impotenza e per le sue virtù riscaldanti e digestive legate all’elemento fuoco. E’ una delle spezie più antiche, conosciuta e utilizzata da sempre anche in Occidente per la sua potente azione antibatterica: veniva anche largamente usata per conservare le carni, perché ne bloccava il processo di putrefazione.
Per questo motivo, già nel 2000 a.C. gli Egizi la adoperavano insieme ad altri oli essenziali, nel processo di mummificazione.
Nella Bibbia, nel libro dell’Esodo, era citata come albero sacro.
I Romani la consideravano sacra e le cronache narrano che l’imperatore Nerone la bruciò durante il funerale della moglie. Inoltre la usavano come ingrediente, così come i Greci, nei loro vini e nei loro piatti.
Importata in occidente con le carovane durante il Medioevo, il suo commercio indusse gli Olandesi a impiantare un traffico stabile con lo Sri Lanka nella prima metà del 1600, per divenirne i principali importatori d’Europa.
Oggi è molto usata nelle preparazioni dolciarie.
L’olio essenziale di cannella si ricava dalla corteccia dei rami, di circa tre anni, che si arrotola per effetto dell’essiccazione.
Proprietà dell’olio essenziale di cannella
1) Tonificante
Se inalato, favorisce la creatività e l’ispirazione. Riscalda il cuore e dona un’avvolgente sensazione di “casa”, aiuta nei casi di freddezza interiore, depressione, solitudine e paura.
2) Antisettico
Come tutti gli oli essenziali esercita una potente azione antibatterica ad ampio spettro. In uso interno, 2 gocce diluite in poco miele, è utile in caso di diarrea provocata da infezioni intestinali e parassiti. Per questa proprietà è anche un rimedio efficace contro l’influenza, in presenza di tosse e raffreddore.
3) Carminativo
Qualche goccia in olio di mandorle, massaggiato sull’addome favorisce l’eliminazione e l’assorbimento dei gas intestinali e aiuta il processo digestivo.
4) Stimolante del sistema nervoso, con blando effetto afrodisiaco, accelera la respirazione e il battito cardiaco.
Controindicazioni
A forti dosi, l’inalazione può determinare uno stato convulsivo. Sulla pelle, è un rubefacente cioè determina un forte riscaldamento della zona, per cui il suo utilizzo necessita prudenza. L’uso interno va fatto per breve tempo, per evitare la sensibilizzazione delle mucose.
È controindicato in gravidanza, allattamento e nei bambini.
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