L’indicatore principale per capire lo stato della nostra armonia psicofisica è il respiro. Infatti, il prana personale è in equilibrio quando il respiro è pieno e profondo. In questa situazione, il corpo è percepito come leggero e pulito, mentre le membra sono sciolte ed elastiche e danno la percezione della facilità di movimento.
Sono indicatori di armonia anche la capacità di saper ascoltare e di saper comprendere i punti di vista altrui, ma anche la capacità di agire senza sforzo, cioè quando entriamo in azione senza particolari “attività mentali snervanti”, ma solo con un’azione suggerita dalla situazione del momento.
Se il prana personale è in eccesso, si verifica l’incapacità del controllo mentale. La massima intensità si manifesta con tremori o con la necessità di movimento continuo. Le patologie legate all’eccesso di prana sono l’ansia, le palpitazioni e l’insonnia.
Se il prana personale è carente, si ha la sensazione e la percezione del proprio corpo come pesante, e ci si sente indolenti e apatici. Il respiro è corto, si sperimenta mancanza di entusiasmo e curiosità e si è ossessionati dal proprio passato.
Tutte le tecniche di pranayama hanno lo scopo di sviluppare e di portare in armonia il prana personale. Anche la semplice attezione al respiro, senza alcun tentativo di modificarlo, sviluppa prana.
Perciò, inizia ad ascoltare il tuo respiro. E’ il primo passo per conoscere te stesso e per capire se stai vivendo una condizione di squilibrio nella tua armonia psicofisica.