La deglutizione del cibo, sminuzzato dai denti, è favorita dalla saliva, prodotta dalle ghiandole salivari.
Le ghiandole salivari sono collocate nell’area della bocca, nonché in alcuni tessuti della faccia e del collo. Le più grandi e conosciute sono le due parotidi (si trovano nella parte laterale del collo, sotto il padiglione auricolare e dietro la mandibola), le due sottomandibolari (sotto la mandibola), nonché le due sottolinguali (sotto la lingua). Oltre a queste ghiandole salivari maggiori esistono centinaia di minuscole ghiandole chiamate salivari minori che risultano localizzate nelle labbra e nella mucosa interna dalla bocca fino alla faringe.

La deglutizione del cibo, sminuzzato dai denti, è favorita dalla saliva, prodotta dalle ghiandole salivari. Il 60% della saliva viene prodotto dalle ghiandole sottomandibolari, il 30% dalle ghiandole parotidi, il 5% dalle sublinguali e il restante 5% dalle salivari minori. Le ghiandole salivari funzionano a ciclo continuo e ogni giorno viene secreta una quantità di saliva compresa tra 1 e 1,5 litri.
La saliva è costituita prevalentemente da acqua (99%) e da sostanze organiche e inorganiche (1%). Fra le sostanze inorganiche troviamo soprattutto sali minerali, mentre la frazione organica è rappresentata da enzimi (amilasi, mucina, lisozima).
L’amilasi salivare o ptialina inizia il processo di digestione dell’amido cotto (pane, pasta, riso, patate). Un’altra proteina, la mucina, mescolandosi con l’acqua presente nella saliva, assume una consistenza vischiosa e lubrifica la cavità orale, facilitando la deglutizione e la fonazione. La saliva protegge l’organismo dai microrganismi introdotti con il cibo, grazie ad un agente antibatterico chiamato lisozima, la cui azione protettiva è potenziata dalla contemporanea presenza di immunoglobuline (anticorpi).
Attraverso l’istmo delle fauci la cavità orale comunica con la faringe.
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