La flora batterica intestinale rappresenta la prima linea di difesa del nostro organismo nei confronti degli aggressori (microrganismi patogeni) responsabili della perdita di integrità della mucosa intestinale e, di conseguenza, della nascita di un’intolleranza alimentare.
Sono oltre quattrocento le specie batteriche ospitate nel nostro tratto digerente, molte delle quali transienti (attraversano il tratto intestinale senza soffemmarsi a lungo), ma tra i residenti, quelli numericamente più presenti e qualitativamente più preziosi per la nostra salute, sono i lattobacilli acidofili (nell’intestino tenue) e i bifidobatteri (nell’intestino crasso).
Questi microrganismi, nella misura in cui sia rispettato un adeguato bilanciamento tra i vari ceppi, influenzano in modo decisivo lo stato di salute, grazie alle loro funzioni nutrizionali e di difesa:
- sintetizzano vitamine, in particolare modo quelle del gruppo B (B5, B8, B9, B12) e la vitamina K e influenzano positivamente l’assorbimento di altre, tra cui B2, B3, e B6;
- digeriscono il lattosio, favorendo la digestione del latte anche in quei soggetti che hanno perduto la capacità di sintetizzare la lattasi; viene così ridotta di molto la sintomatologia da deficit di lattasi caratterizzata da meteorismo, flatulenza e dolore addominale;
- fermentano i carboidrati, con produzione di acidi organici e di anidride carbonica;
- svolgono azione antimicrobica perché producono acido acetico e acido lattico che, riducendo il pH ambientale, inibiscono la crescita dei batteri potenzialmente patogeni (l’acido acetico, prodotto dai bifidobatteri, possiede una maggiore attività inibitoria nei confronti dei batteri Gram- rispetto all’acido lattico prodotto dai lattobacilli);
- producono sostanze ad attività antibiotica, come lattocidine, acidoline, acidolfina, perossido di idrogeno, batteriocidine;
- degradano alcune N-nitrosamine cancerogene;
- ostacolano la putrefazione delle proteine, generalmente correlate alla presenza di germi proteolitici, e di sostanze tossiche quali ammoniaca, fenoli, scatolo, cresolo, acido solfidrico, indolo, nitriti, nitrati e tossine; tali sostanze, se riassorbite, possono produrre gravi intossicazioni, allergie e numerosi altri disturbi talvolta anche gravi;
- sintetizzano acidi grassi a catena corta (acido acetico, butirrico e proprionico) dotati di effetto catartico e che rappresentano la principale fonte di nutrimento della mucosa del colon, oltre a modularne la differenziazione cellulare; avrebbero un ruolo anche nell’inibizione della gluconeogenesi;
- formano un’efficace barriera contro la proliferazione dei batteri esogeni (resistenza alla colonizzazione da parte di patogeni) attraverso un meccanismo di competizione per i siti di adesione a livello delle mucose e mediante la produzione di fattori battericidi o batteriostatici;
- hanno un’azione immunomodulante ed immunostimolante.
Questi microrganismi, diventati fondamentali perché viviamo in un’era in cui i batteri patogeni sono sempre più resistenti agli antibiotici, diminuiscono con l’età e possono esser distrutti da:
- eventi stressanti
- acqua trattata con cloro o fluoro
- cattive abitudini alimentari
- farmaci ad azione antibiotica
- cattiva digestione
- costipazione
- esposizione a radiazioni
- carenze immunitarie
Purtroppo al giorno d’oggi, a causa dell’impoverimento e del trattamento artificiale dei cibi, dell’inquinamento e dello stress, la gran parte delle persone ha una presenza scarsa di batteri amici negli intestini. Di conseguenza, è utilissimo integrare la nostra alimetazione con yogurt e con integratori probiotici per prevenire l’insorgenza di malattie intestinali, ma anche per superare la disbiosi, e restituire all’intero organismo quella funzionalità senza la quale diventa impossibile risolvere qualsiasi tipo di patologia.