Con alga kombu o konbu si fa riferimento ad alcune alghe brune appartenenti al genere Laminaria.
Descrizione
L’ordine delle laminariali comprende un centinaio di specie, molte delle quali sono conosciute anche con il nome comune di “kelp”. Tra queste troviamo il genere Laminaria, che comprende 31 specie (Laminaria saccharina, Laminaria digitata, Laminaria hyperborea, Laminaria japonica, etc.), dette anche alghe brune. Il termine kombu però, può riferirsi ad almeno due alghe brune: Saccharina japonica (o Laminaria japonica) e Laminaria digitata. La Laminaria japonica viene raccolta in Giappone, mentre la Laminaria digitata si trova nei mari del nord Europa, in particolare in Bretagna.
Utilizzo
Le alghe kombu hanno un sapore dolciastro per la presenza di due zuccheri (glucosio e mannitolo), perciò sono molto usate in cucina per insaporire e addolcire in modo naturale, per ammorbidire altri cibi o semplicemente come una qualsiasi altra verdura. Si sposano bene con piatti a base vegetale, come minestre e zuppe di verdura, legumi lessati o stufati. In Italia le alghe kombu si possono acquistare nei negozi di alimentazione biologica, o nei negozi di prodotti alimentari etnici. Solitamente sono commercializzate essiccate, quindi, prima di utilizzarle occorre tenerle in ammollo per alcuni minuti affinché riprendano il loro aspetto originario. Le alghe kombu, così come le alghe brune in generale, contengono acido alginico (chiamato anche algina). I suoi derivati, chiamati alginati sono usati come addensanti e stabilizzanti nell’industria alimentare e farmaceutica (es.: alginato di sodio, alginato di calcio). Le alghe kombu contengono il più alto contenuto di iodio (tra quelle comunemente conosciute). Bastano 0,05 grammi di alghe kombu per coprire il fabbisogno giornaliero di iodio. Come indicazione si suggerische 1 grammo di alghe kombu (equivalente a circa 3 centimetri di lunghezza) alla settimana.
Proprietà e benefici
Le alghe kombu sono ricche di iodio e quindi stimolano il metabolismo e aiutano a bruciare calorie (sono utilizzate nella preparazione di prodotti dimagranti). A causa dell’alto contenuto di iodio però, un consumo eccessivo può provocare problemi alla tiroide. Per questo motivo non è consigliato l’uso di alghe kombu alle persone che soffrono di ipertiroidismo. Un sostituto può essere trovato nelle alghe Wakame, che contengono un quantitativo minore di iodio. Le alghe kombu contengono un gruppo di enzimi che sono in grado di rompere i legami formati da zuccheri complessi che non sono digeribili dall’intestino umano causando aria intestinale, inclusi gli zuccheri alpha-galattosidasi e beta-galattosidasi. La Laminaria digitata (alga kombu del mare del Nord) contiene fino al 14% di laminarina, una sostanza con attività anticoagulante corrispondente ad un terzo di quella dell’eparina. La laminarina inoltre ha proprietà ipolipemizzanti e ipocolesterolemizzanti. A causa dell’elevato contenuto di iodio e acido glutammico, l’uso di alghe kombu è sconsigliato in gravidanza.