Achillea (Achillea millefolium), la pianta che curò le ferite di Achille

Classificazione scientifica

Regno: Plantae
Divisione: Magnolyophita
Classe: Magnoliopsida
Sottoclasse: Asteridae
Ordine: Asterales
Famiglia: Asteraceae
Genere: Achillea
Specie: Achillea millefolium

Il nome Achillea deriva dal latino Achille, cioè, pianta di Achille che, secondo la leggenda, ne avrebbe appreso l’uso per curarsi le ferite dopo le battaglie.

L’Achillea millefolium è una pianta molto tollerante che vive bene nei climi temperati o temperato freddi, ma che riesce a superare i freddi invernali e la siccità.  E’ una pianta poco esigente. Il suolo può essere sia acido sia calcareo, anche se preferisce suoli ben drenati.

E’ una pianta erbacea rustica, rizomatosa, cespitosa, perenne, che cresce spontanea in tutte le regioni italiane, soprattutto nei prati e di cui esistono molte sottospecie. I fusti possono raggiungere un’altezza di 30-70 cm, sono eretti, striati, pubescenti e ramificati all’apice.  Le foglie hanno un odore aromatico, sono alterne, pelose, molto frastagliate e molli. Quelle alla base sono picciolate e molto più lunghe di quelle cauline. I fiori sono piccoli e dotati di 4-6 ligule di colore variabile dal bianco al rosa intenso e sono riuniti in infiorescenze che formano dei corimbi compatti terminali.  La fioritura avviene da giugno a settembre.

Produce un frutto, l’achenio. Gli estratti acquosi hanno proprietà stomachiche, antispasmodiche, ipotensive, antipiretiche ed emostatiche, inoltre possono essere impiegati nei bagni per i loro effetti calmanti e lenitivi della pelle e delle mucose.

Le proprietà di questa pianta sono: vulnerarie, toniche, astringenti, sudorifere, digestive, antipiretiche, cicatrizzanti, emostatiche.

Nella medicina popolare veniva usata come tonico, carminativo, febbrifugo, antispasmodico, astringente, cicatrizzante e contro le emorragie mestruali.

In erboristeria, viene utilizzata con la tintura madre, estratto fluido o sciroppo, nel trattamento delle emorroidi, tosse, coliche, palpitazioni, ulcere varicose, atonia intestinale, dispepsia nervosa.

 

Interazioni con i farmaci

Evitare l’uso di questa pianta, se si assumono farmaci anticoagulanti o farmaci per il controllo della pressione arteriosa.

 

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