La cicerchia (Lathyrus sativus) è un legume appartenente alla famiglia delle Fabaceae. La cicerchia è una leguminosa di antichissima coltura, ma limitata a causa di una tossina contenuta nei suoi semi, che producono una sindrome neurotossica (latirismo) se consumata in grande quantità. Il consumo di semi selezionati, coltivati e preparati in modo opportuno, in modo da eliminare la tossicità, fanno parte della cultura italiana.
Descrizione
La cicerchia è una pianta annuale ramificata. Le foglie sono alterne, i fiori sono singoli e formano un baccello contenente da 2 a 5 semi schiacciati di colore bianco o bruno marezzato, di 4-6 mm di diametro.
Storia
La sua coltivazione nasce nell’Antico Egitto, quando veniva utilizzato nelle preparazioni di focacce, pani e semplici zuppe.
Utilizzo
Ricco in calcio e fosforo, la cicerchia contiene un principio amaro (latirina) indigesto per, da qui la necessità di macerazione in acqua salata per almeno 12 ore e bollitura accurata.
Proprietà e benefici
L’intossicazione causata all’abuso di cicerchia provoca una sindrome neurotossica caratterizzata da disturbi nervosi comportamentali, convulsioni, e disturbi agli arti inferiori (paralisi) dopo lunghi periodi di assunzione. L’intossicazione è provocata da una neurotossina contenuta nei semi, l’acido ossalildiamminopropionico.