Nome Scientifico
Matricaria recutita L., sin. Matricaria chamomilla L., Chamomilla recutita L.
Famiglia
Asteraceae (Compositae)
Origine
Europa centro-meridionale
Parti Utilizzate
Capolini essiccati
Costituenti chimici
- Olio essenziale (alfabisabololo e i suoi ossidi, camazulene, guaiazulene, cerulene, farnesene)
- Flavonoidi (apigenina, isoramnetina, quercetina, luteolina)
- Mucillagini
- Cumarine (erniarina, umbrelliferone)
- Amine
- Polisaccaridi
- Vitamine B1 e C
- Lattoni sesquiterpenici (matricina, matricarina)
Nel Papiro di Ebers (ca. 1550 a.C.) è documentato il suo uso fin dai tempi degli Egizi. Viene descritta costantemente negli antichi erbari, è stata utilizzata da Ippocrate, Dioscoride, Galeno, Paracelso e così via, sino ai nostri giorni.
La medicina popolare la utilizzava come blando sedativo e per favorire il sonno. In commercio, si trova la cosiddetta camomilla setacciata, costituita da soli fiori gialli che si usano per la preparazione di infusi.
Forme d’uso
Olio essenziale, tintura, estratto, acqua distillata aromatica, decotto.
Impieghi
Profumeria, bevande salutari, liquoreria; fitoterapia e fitocosmesi.
I fiori, in infuso e tintura, vengono utilizzati per: difficoltà digestive, dolori addominali e mestruali, insonnia, eccitazione nervosa.
Si utilizzano i fiori in infuso per: infiammazioni della cute, delle mucose della bocca e della gola. Si utilizzano fiori in tintura oleosa per: attenuare dolori nevralgici e reumatismi.
I preparati a base di camomilla vengono anche molto utilizzati nell’uso esterno, in modo particolare nei casi di lievi infiammmazioni e irritazioni cutanee (come alcune forme di dermatiti comuni) e della mucosa, comprese cavità orale e gengive, e per il tratto respiratorio (inalazione).
Le proprietà di questa pianta sono: antispasmodiche, antinevralgiche, lenitive, emollienti, digestive, aperitive, stomachiche, emmenagoghe.
In cosmetica, la camomilla viene utilizzata per schiarire i capelli e nei vari trattamenti cutanei per l’azione calmante ed antiflogistica nei confronti dell’epidermide, dovuta alle mucillagini.
E’, infine, un ottimo rimedio per attenuare il gonfiore delle occhiaie, applicabile mediante un fazzoletto imbevuto di camomilla fredda, tamponato sulle palpebre al risveglio .
Controindicazioni
Può essere responsabile di reazioni allergiche; utilizzare con cautela in gravidanza.
Interazioni con i farmaci
Evitare l’assunzione della camomilla con i sedativi e con altre piante come la valeriana e la melissa.

