Durante i mesi invernali, per difenderci dal freddo, facciamo ricorso a stufe e a caldaie che, però, possono costituire elementi di rischio, se non sono installate correttamente o se sono in cattivo stato di manutenzione (ogni impianto a gas deve essere controllato ogni anno da un tecnico abilitato).
Ecco cosa è bene sapere per prevenire il rischio di pericolosi incidenti domestici.
Rischio di fughe di gas
E’ necessario attenersi alle leggi e norme tecniche che regolamentano la sicurezza dell’impiego del gas combustibile e la sicurezza degli impianti. Queste leggi prevedono che gli impianti siano realizzati secondo “regola di buona tecnica per la salvaguardia della sicurezza” (Regola dell’arte) ed indicano nelle norme CEI ed UNI (UNI CIG per il gas) gli strumenti adeguati per conseguire l’obiettivo.
L’installazione e la manutenzione degli impianti devono essere realizzate da tecnici abilitati, come previsto dalla normativa vigente in materia di sicurezza. A fine lavoro, il tecnico è tenuto a rilasciare la dichiarazione di conformità dell’impianto, che ne garantisce la sicurezza e la rispondenza a quanto disposto dalla legge.
Almeno una volta l’anno occorre far controllare tutto l’impianto, non soltanto la caldaia. Rivolgiti sempre ad una ditta abilitata per tutte le operazioni di controllo e manutenzione.
Intossicazione acuta da ossido di carbonio (CO)
Un grande pericolo, spesso mortale, è rappresentato dall’intossicazione acuta da ossido di carbonio (CO) un gas inodore. Questo gas può essere presente nell’aria in concentrazioni pericolose, a causa di problemi legati all’insufficiente ventilazione dell’ambiente, alla scarsa o alla mancata evacuazione dei prodotti da combustione o a causa di perdite o fughe di gas da apparecchi difettosi (stufe o scaldabagni a gas senza idonea manutenzione). L’intossicazione acuta spesso causa la morte.
I sintomi più comuni dell’intossicazione da CO sono:
- mal di testa
- vertigini
- nausea
- sonnolenza
- secchezza delle fauci
- diarrea
- vomito
- perdita di coscienza
- stato comatoso
Rischio di esplosione
Negli impianti funzionanti a gas metano, ogni fuga di gas costituisce un grave rischio di esplosione. Per innescarla è sufficiente una scintilla provocata da un elemento dell’impianto elettrico (anche dal solo campanello della porta) o l’accensione di un fiammifero.
Rischio di infortuni elettrici
Gli infortuni elettrici sono generalmente mortali, pertanto innanzitutto verifica che gli impianti elettrici siano realizzati secondo norma di legge e che gli apparecchi siano dotati del marchio IMQ (Istituto Marchio Qualità) o di marchio estero equivalente.
Inoltre, gli interruttori differenziali, l’impianto di terra, la rete, le prese e gli interruttori, ognuno di questi elementi contribuisce a rendere sicuro l’impianto e richiede cura ed attenzione, sia nella fase d’installazione che nella fase di manutenzione.
In particolare:
- assicurati che vi sia “la messa a terra” dell’impianto elettrico;
- adotta interruttori “salvavita”;
- assicurati che l’impianto sia sempre in ottimo stato, così anche le spine e i fili.
Quando si utilizzano gli impianti occorre osservare particolari precauzioni:
- evita il contatto ravvicinato di parti del corpo a stufe o altri apparecchi elettrici per non correre il rischio di ustioni o complicazioni vascolari;
- evita di coricarti senza aver prima spento apparecchi usati per scaldare il letto (scaldini o termocoperte o altro);
- evita di tenere tende svolazzanti o qualsiasi materiale infiammabile, come tappeti, tappezzerie, in prossimità di stufe elettriche o a gas;
- evita di utilizzare stufe o apparecchi elettrici che appaiono danneggiati o con il cavo di alimentazione in cattivo stato;
- evita di accostare i fili elettrici a fonti di calore;
- evita di sovraccaricare le prese elettriche;
- evita di utilizzare, nella stanza da bagno, stufe o altri apparecchi elettrici in prossimità dell’acqua o toccarli con le mani o il corpo bagnati.