Il catarro, o più correttamente espettorato, è il secreto patologico delle ghiandole presenti nelle mucose respiratorie che viene espulso con la tosse dalle vie aeree perché ostacola la circolazione dell’aria, compromettendo la normale respirazione.
E’ costituito dall’insieme di secrezioni tracheo-bronchiali, cellule epiteliali desquamate, saliva e secrezioni dei seni para-nasali. In condizioni normali, questo liquido vischioso, chiamato muco, è prodotto in quantità variabili ai 20 ai 100 ml al giorno. Ha lo scopo di umidificare l’apparato respiratorio e di catturare pulviscoli e microrganismi.
Una volta secreto, viene convogliato in laringe e da qui nel cavo orale dove viene deglutito automaticamente, senza dar luogo al fenomeno della tosse. Solo in condizioni patologiche le secrezioni sono più abbondanti e, insieme ai materiali prodotti dalla flogosi (essudato, cellule infiammatorie, batteri, tessuti disfatti ecc.), vengono emesse con i colpi di tosse.
Pertanto, l’espettorato, è da considerarsi un fenomeno essenzialmente patologico che riveste una notevole importanza perché le sue caratteristiche chimiche, fisiche e microbiologiche e le modalità dell’espettorazione possono indirizzare verso una determinata patologia.
In condizioni normali, le secrezioni tracheo-bronchiali sono composte da una parte più fluida, acquosa, prodotta dalle ghiandole sierose della sotto-mucosa, ed una parte più densa, insolubile, intimamente commista a formare un vero e proprio “gel”, costituita soprattutto da muco, prodotto dalle cellule caliciformi mucipare e dalle ghiandole della tonaca mucosa. Il muco ha una struttura a fitto reticolo, si stratifica sulla superficie dell’epitelio bronchiale fungendo da filtro per le particelle inalate con l’aria (polveri, batteri, ecc.), o trasudate dai vasi, che intrappolate nella sostanza vischiosa, vengono veicolate nuovamente verso l’esterno dal movimento delle ciglia vibratili che rimuovono continuamente il muco prodotto, attuando così un ricambio costante.
L’aumento di produzione di muco è un sintomo comune a varie malattie dell’apparato respiratorio, dal raffreddore, alla bronchite cronica o alla tubercosi. Il muco prodotto sotto stimolo infiammatorio prende il nome di catarro perché più abbondante rispetto alla norma (fino a 400/500 ml al giorno), ma anche perché diverso nella sua composizione.
Se il catarro viene espulso senza tosse, vuol dire che proviene dal naso o dalla faringe; se invece è espulso tramite colpi di tosse, allora è prodotto e accumulato a livello bronchiale.
Trattamento del catarro
Il catarro può esser eliminato con le radici di liquirizia, ricche di saponine, e con gli oli essenziali (eucalipto, timo, pino, abete), assunti attraverso tisane, compresse, capsule o suffumigi.