Oli essenziali, l’aroma che ci fa bene

Sentire un buon profumo e cambiare umore, assumendo una disposizione d’animo positiva: quando succede, è uno dei piaceri della vita. Piacere che da effimero può trasformarsi in una bella abitudine, grazie all’aromacologia, la scienza che studia gli effetti positivi degli oli essenziali sulle emozioni.

A differenza dell’aromaterapia, che ha una visione teraupetica dell’utilizzo delle essenze attraverso bagni, impacchi e massaggi, l’aromacologia punta semplicemente sul benessere, sul sorriso interiore frutto di un ambiente che sa di buono. Soprattutto in inverno, quando aumenta il bisogno di aria buona, non c’è nulla di meglio che godersi l’atmosfera di una stanza profumata. Con un mix di essenze personalizzate in base all’effetto che si desidera ottenere: più calore, sogni tranquilli, aria sana, etc.

L’aroma sprigionato dagli oli essenziali viene catturato dai circa 10 milioni di recettori nervosi posti all’interno delle nostre cavità nasali e trasformato in messaggio profumato per il cervello. L’effetto più immediato è l’attivazione del sistema limbico (la parte più antica e istintiva del cervello) che elabora l’impulso del profumo, risvegliando memorie ed emozioni. Gli stimoli vengono poi dirottati verso altri recettori nervosi che producono sostanze neurochimiche (adrenalina, prostaglandine, endorfine, serotonina) attivando così una serie di meccanismi naturali deputati a garantire benessere e felicità.

Gli oli essenziali sono l’anima di una pianta, prodotto vitale e unico di sole, aria, cielo, acqua, terra. Ogni volta che schiacciando il petalo di un fiore, una foglia, una parte qualsiasi di una pianta si sprigiona un profumo, si libera un olio essenziale. Presente anche in resine, cortecce, radici, bucce, frutti, si estraggono, per lo più, mediante distillazioni in corrente di vapore dalle piante fresche, o con spremitura delle bucce.

Non vanno acquistati a caso: il rischio è di trovarsi prodotti sintetici o pieni di sostanze inquinanti!

La loro purezza deve essere testimoniata da etichette esaurienti (certificazioni bio, nome botanico, parte usata, metodo di estrazione, provenienza, data di scadenza…). Inoltre, è bene diffidare dei prezzi troppo bassi e di un contenitore non adeguato, cioè devono esser venduti in boccette di vetro scuro perché si alterano con la luce (per questo motivo, vanno conservati al buio).

Per propagare l’aroma nell’ambiente, l’ideale è utilizzare diffusori a freddo. Non inquinano, non emettono né fiamma, né fumo. Funzionano grazie ad una pompa ad aria compressa che spinge le sostanze odorose verso l’alto. Così le essenze non si bruciano con il calore, permangono nell’aria più a lungo e fanno davvero bene.

Si acquistano in erboristeria, nei negozi per la casa, online.