Il corpo umano, per costruire, sviluppare, rinnovare le sue strutture e mantenere le funzioni vitali di tutti i suoi organi ed apparati, nonché per svolgere qualsiasi attività esterna (lavoro muscolare) necessita di un apporto costante di energia: tale energia viene fornita dagli alimenti sotto forma di sostanze che, armonicamente organizzate, costituiscono anche i tessuti dell’organismo stesso (tessuto osseo, muscolare, nervoso, ecc.) e quindi, i vari organi ed apparati; queste sostanze vengono definite principi nutritivi o nutrienti e sono:
In sintesi, quindi, le funzioni nutritive degli alimenti sono fondamentalmente le seguenti:
1) fornire materiale energetico per la produzione di calore, lavoro ed altre forme di energia (funzione energetica);
2) fornire materiale plastico per la crescita e la riparazione dei tessuti (funzione plastica);
3) fornire materiale “regolatore” dei processi biologici (funzione regolatrice o protettiva).
Le sorgenti di energia
L’energia necessaria all’organismo, fornita dagli alimenti di energia sotto forma di energia chimica, è successivamente trasformata, durante i processi digestivi, in calore e lavoro meccanico. L’unità di misura di tale energia si esprime in calorie (kcal) ed è fornita in maniera diversa dai vari nutrienti:
- 1 grammo di carboidrati fornisce 4 calorie;
- 1 grammo di grassi fornisce 9 calorie;
- 1 grammo di proteine fornisce 4 calorie.
Il fabbisogno calorico
Ogni individuo necessita quotidianamente di una determinata quantità di energia, il fabbisogno energetico giornaliero, il cui ammontare dipende da precisi parametri:
– Fabbisogno energetico a riposo (circa il 60–70 % del fabbisogno totale), rappresentato dal fabbisogno energetico necessario per il normale svolgimento di tutte le funzioni vitali dell’organismo e determinato in condizioni di digiuno e di completo rilassamento muscolare. Tale quota di energia dipende dalla struttura fisica (statura e peso corporeo, con particolare riguardo alla massa muscolare posseduta e agli organi interni), dall’età, dal sesso, da particolari condizioni fisiologiche, come accrescimento, gravidanza e allattamento, per le quali è richiesto un aumento del fabbisogno energetico, o patologiche (stress, febbre, altre malattie intercorrenti).
– Fabbisogno energetico per lo svolgimento dell’attività fisica, sia essa lavorativa o ricreazionale (circa il 20-30 % del fabbisogno totale);
– Fabbisogno energetico per l’utilizzazione, da parte dell’organismo, degli alimenti che vengono ingeriti (circa il 10-15 % del fabbisogno totale).
