22. Migliora le funzioni intestinali
Lo stress contribuisce enormemente a creare o a peggiorare i disturbi intestinali.
La tensione nervosa può provocare costipazione oppure diarrea. Anche una postura scorretta (spalle ingobbite e testa in avanti) favorisce la costipazione perché comprime l’intestino crasso e interferisce con il normale movimento delle feci.
Oltre a combattere lo stress e a migliorare la postura, le asana agevolano quindi la peristalsi intestinale.
23. Scioglie le strette muscolari inconsce
A volte può capitare di serrare i denti o di stringere in modo eccesso una penna, il volante, il telefono. Si tratta di strette muscolari inconsce. Grazie alla consapevolezza creata dalla pratica, si notano i muscoli tesi e contratti in modo da poterli rilassare.
24. Allevia il dolore
Diversi studi hanno rilevato che le asana e la meditazione riducono il dolore di patologie come artrite, fibromialgia, sindome del tunnel carpale, mal di testa e mal di schiena.
Nuove tecniche di tomografia cerebrale hanno rilevato che chi medita da lungo tempo è in grado di diminuire l’invio di messaggi fra il talamo (organo che trasmette la sensazione del dolore) e la corteccia cerebrale.
E’ stato inoltre rilevato che la meditazione consapevole aumenta l’abilità di tollerare il dolore perché il soggetto che la pratica riesce a separare la sensazione di dolore dai pensieri e dalle emozioni associate (che in caso contrario lo alimentano). L’alleviamento della sofferenza fisica non è fine a sé stesso, ma facilita la guarigione, migliorando l’umore e incoraggiando l’attività e, soprattutto, consente di ridurre il consumo di farmaci per il dolore.
25. Aumenta il benessere psicologico
E’ stato rilevato che lo yoga migliora una serie di parametri indicatori della salute psicologica, incluso l’umore, l’autostima e il senso di tranquillità.
La pratica placa l’ira e, forse anche grazie a questo, favorisce rapporti più sereni con il prossimo. Esistono prove del fatto che il benessere psicologico ha un impatto notevole sulla salute. Varie ricerche suggeriscono, ad esempio, che la rabbia cronica sia strettamente legata alle disfunzioni cardiovascolari, tanto quanto i fattori di rischio più noti, come fumo, diabete ed elevati livelli di colesterolo.
26. Spinge ad adottare abitudini più salutari
Il benessere psicologico e la sensibilità nei confronti del corpo incoraggiati dalla pratica regolare dello yoga inducono a compiere scelte più salutari. Praticando lo yoga, spesso, si inzia anche a camminare regolarmente e a mangiare meglio, si smette di fumare. Proseguendo la pratica, poi, si tende ad adottare uno stile di vita ancora più salutare.
27. Favorisce la crescita spirituale
La pratica regolare, se eseguita con l’intenzione di studiare sé stessi e migliorarsi, permette di entrare in contatto con un’altra parte di sé. Fra gli aspetti spirituali che lo yoga enfatizza ci sono il senso di gratitudine, di empatia e di perdono e la sensazione di far parte di qualcosa di più grande di noi. Sebbene la salute non sia l’obiettivo della spiritualità, numerosi studi documentano come quest’ultima abbia proprio tale effetto benefico.
Un’ulteriore area in cui la spiritualità aiuta è la sofferenza. Dal punto di vista dello yoga, la sofferenza è distinta dal dolore. Il dolore non può esser sempre evitato, mentre la sofferenza dipende dalla predisposizione mentale. Le reazioni emotive all’esperienza dolorosa alimentano il malessere e compromettono la terapia. Calmare la mente frenetica e riconoscere le sue abitudini è la via per trascendere la sofferenza.
28. Incoraggia il coinvolgimento dei pazienti
La pratica dona agli allievi qualcosa di tangibile da fare e molti cominciano a sentirsi meglio fin dalla prima volta che la provano, e si impegnano molto di più man mano che i benefici arrivano. Questo, oltre a coinvolgerli nella terapia, offre loro un messaggio di speranza che ha effetti salutari che si perpetuano.
Il coinvolgimento avviene anche con il miglioramento della propriocezione, cioè la capacità di percepire il proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei muscoli. Molte persone con una cattiva postura o movimenti disfunzionali non sono consapevoli di ciò che fanno di sbagliato e, di conseguenza, non riescono a correggersi. Invece, con la pratica regolare, se ad esempio, si nota una rigidità al collo, si può affrontarla con qualche stiramento prima che si scateni in un’emicrania. Con la consapevolezza si riesce anche a mitigare la risposta dell’organismo allo stress, inibendone l’azione con tecniche respiratorie. Inoltre, possiamo modificare le emozioni, riconoscendo “la scintilla prima della fiamma”, evitando cioè di reagire impulsivamente e cadere in preda a rabbia o paura, analizzando i nostri sentimenti razionalmente, prima che una cascata di reazioni biochimiche ci spazzi via e ci faccia fare cose di cui poi potremmo pentirci.
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