Gli effetti benefici dell’Hatha Yoga

Lo Yoga aiuta a trovare una maggiore armonia nel corpo, nella mente e nello spirito. Ma per chi si avvicina per la prima volta allo yoga, uno dei cambiamenti che vengono notati immediatamente, anche in coloro che godono un ottimo stato di salute, è una sensazione di un maggior benessere diffuso, descritta come una sensazione di leggerezza riferita sia al corpo che alla mente, come maggior vitalità e libertà nei movimenti, ma anche come maggior facilità nel respirare e nel digerire. A livello psicologico, si riscontra un’attitudine mentale più positiva e un’aumentata capacità di concentrazione.

L’efficacia teraupetica dello yoga è, ormai, scientificamente provata. Infatti, lo yoga viene sempre più spesso praticato come rimedio a dolori di varia natura (mal di schiena, mal di testa, dolore cervicale, stress, ansia, insonnia, depressione, problemi mestruali…) poiché non solo porta un immediato sollievo, ma favorisce il processo di guarigione.
Tuttavia, i benefici dello yoga sono molto più numerosi.

1.     Aumenta la flessibilità

L’esecuzione delle asana richiede stiramenti che producono maggiore flessibilità e l’aumento della gamma dei movimenti possibili.

Una carenza di elasticità a livello delle anche può sforzare eccessivamente le ginocchia, a causa dello scorretto allineamento di femore e tibia. Fra le varie cause del mal di schiena, c’è anche la rigidità dei muscoli della parte posteriore della coscia che comporta un appiattimento della colonna vertebrale a livello lombare.

2.     Rinforza i muscoli

La debolezza muscolare comporta svariati disturbi, dal mal di schiena all’artrite. Molti impedimenti fisici che associamo all’invecchiamento, comprese debolezza, infermità e cadute accidentali, sono dovuti al deperimento della massa muscolare.

Le asana non solo rinforzano i muscoli, ma lo fanno in maniera funzionale, agendo su ogni area del corpo e bilanciando forza e flessibilità. Al contrario, i programmi con gli attrezzi effettuati nelle palestre non sono equilibrati e, spesso, comportano uno sforzo irregolare e, addirittura, una perdita di flessibilità. Allo stesso modo, molti esercitano gli addominali per proteggere la schiena, non sapendo che una muscolatura addominale eccessivamente forte tende a tirare il pube verso l’alto appiattendo la schiena, una condizione che aggrava alcuni disturbi dorsali.

Lo yoga, invece, oltre a rinforzare la muscolatura, incrementa la resistenza e aumenta la soglia dell’affaticamento muscolare.

3.     Migliora la postura

Molti problemi alla schiena e al collo, come ad altri muscoli e articolazioni, sono provocati o peggiorati dalla cattiva postura, un ambito sul quale le asana agiscono direttamente, soprattutto le asana correttive.

Se il cranio, ad esempio, non è allineato alla schiena, ma sporge di qualche centimetro in avanti, si può incorrere in dolori lombari e cervicali, cefalee, artriti, sindrome del tunnel carpale e affaticamento.

Inoltre, una postura accasciata comprime il cuore, disturbando la circolazione, mentre i polmoni hanno meno spazio per espandersi, quindi, immagazzinano meno ossigeno.

Migliorare la postura significa anche migliorare le funzioni podali. Un detto cinese afferma che l’invecchiamento comincia dai piedi. Lo yoga insegna che i piedi sono le fondamenta della postura corretta. Un loro mal funzionamento può portare problemi a caviglie, ginocchia, fianchi, schiena e oltre, man mano che le tensioni squilibrate si trasmettono verso l’alto.

Una pratica yogica costante permette di aumentare gradualmente la distanza fra le dita dei piedi e i metatarsi, correggere un arco plantare eccessivo o assente (piede piatti), ampliando e stabilizzando la base del corpo.

4.     Aumenta la capacità polmonare

Grazie alle asana  e al pranayama, si corregge una postura scorretta che porta le costole inferiori dentro l’addome, limitando il movimento delle costole stesse e la quantità di aria inspirabile. Di conseguenza, l’area inferiore dei polmoni non riceve ossigeno a sufficienza, né riesce a rimuovere i ristagni gassosi.

La postura corretta, invece, apre la regione delle costole inferiori e impiega gli addominali per espirare a fondo ed inspirare più aria. Questo comporta:

  • una maggiore capacità vitale perché aumenta la quantità d’aria, ma soprattutto di prana, che entra nei polmoni;
  • il completo “svuotamento” dei polmoni;
  • l’aumento della capacità di trattenere il respiro che, come abbiamo visto nel par. 6.2.1, contribuisce al drenaggio del fegato;
  • un aumento del picco di flusso respiratorio.

Sono tutti elementi che portano miglioramenti per chi soffre d’asma.

Infine, la pratica yogica, porta ad una respirazione più lente e profonda. Rispetto alle persone che non praticano lo yoga, gli yogi fanno meno respiri ma più profondi. Questo rallentamento della respirazione produce un effetto calmante sul sistema nervoso.

5.     Aumenta l’ossigenazione dei tessuti e il giusto pH del sangue

Una maggiore quantità di aria nei polmoni si traduce in una migliore ossigenazione del cervello e degli altri tessuti, compresi quelli in fase di guarigione.

Il rilassamento aumenta il flusso sanguigno alle aree periferiche del corpo, come le mani e i piedi. Inoltre, vengono incrementati i livelli di emoglobina e di globuli rossi, le cellule che trasportano ossigeno ai tessuti.

Le persone con un respiro rapido e superficiale eliminano più anidride carbonica di quanto sia desiderabile. Di conseguenza, il pH sanguigno diventa più alcalino e l’emoglobina trattiene l’ossigeno, distribuendone una minore quantità ai tessuti.

Le asana che comportano torsioni strizzano il sangue venoso dagli organi interni, facilitando l’assorbimento di sangue ossigenato. Se, invece, i muscoli sono cronicamente tesi, limitano il flusso sanguigno attraverso i tessuti. In tal modo, in alcune regioni del corpo, i prodotti di scarto del metabolismo, i cataboliti, possono accumularsi e provocare infiammazioni, provocando uno squilibrio nel terreno individuale.

L’apporto insufficiente di ossigeno e di sostanze nutritive ai tessuti ne inibisce il corretto funzionamento, pertanto i muscoli perdono forza ed efficienza e sono più esposti a lesioni.

6.      Migliora l’equilibrio

Lo yoga insegna a usare il corpo in maniera più bilanciata, da destra a sinistra, dalla parte anteriore a quella posteriore, minimizzando gli squilibri muscolari che possono portare a fastidiosi dolori o incidenti. Inoltre, ci sono asana specifiche, come quella dell’albero, che hanno proprio lo scopo di migliorare l’equilibrio.

7.     Migliora le funzioni immunitarie

Molte sono le pratiche efficaci in questo campo, ma quella che finora ha ricevuto più sostegno dal punto di vista scientifico è la meditazione, dimostrando come la mente influenzi il benessere psicofisico e la guarigione a tutti i livelli.

 

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