Il kiwi (Actinidia chinensis) è un frutto originario della Cina continentale ed orientale. Si tratta di regioni caratterizzate da inverni freddi ed estati calde, piovose ed umide. La pianta occupa gli ambienti ripariali di fiumi e ruscelli (soprattutto nel bacino dello Yangtse e dei monti Quiling).
Le piante sono presenti allo stato selvatico e coltivate in un’enorme varietà, da quelle a frutto piccolo e poco peloso a quelle a frutto grande. Il colore della polpa varia dal giallo al rossiccio fino al verde. Il nome cinese della pianta è Mihoutao.
Agli inizi del 1900, alcune piante cinesi furono importate in Nuova Zelanda dove furono selezionate alcune varietà, il cui nome fu derivato dal selezionatore: Abbot, Bruno, Hayward. Anche il nome “Kiwi” è dovuto alla Nuova Zelanda. Infatti, è il nome dell’uccello simbolo di questo Paese.
Di tutte le varietà selezionate, una in particolare ebbe particolare rilievo: la Hayward che presenta un frutto medio-grande, a buccia robusta e polpa verde. Questa varietà ha una caratteristica di enorme importanza merceologica rispetto alle altre: il frutto immaturo può esser conservato per lunghissimo tempo senza subire danni. L’innesco alla maturazione si ottiene facilmente, conservando al caldo i frutti con qualche mela.
Le altre varietà, selezionate al di fuori della Cina, variano a seconda delle dimensioni, della pelosità della buccia, dell’acidità o del colore della polpa.
L’acidità, dovuta alla presenza di acido ascorbico (vitamina C), è fattore tipico del kiwi che determina l’attività antiossidante ed auto-conservante del frutto stesso.
Nel 1970, il kiwi fu importato in Italia. Attualmente, viene prodotto in diverse varietà, principalmente in Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Veneto, Campania e Puglia. Secondo i dati della FAO relativi al 2005, i principali produttori al mondo di questo frutto, sono l’Italia con 480.000 tonnellate, la Nuova Zelanda con 280.000 tonnellate, seguite da Cile e Francia, rispettivamente con 150.000 e 80.000 tonnellate annue di produzione.
Importanti centri di coltivazione del kiwi, in Italia, si trovano nella provincia di Vercelli, in quella di Cuneo e in quella di Latina che produce il “kiwi latina”, tutelato come prodotto IGP (Indicazione Geografica Protetta).
Il kiwi è un frutto che non può mancare sulla nostra tavola invernale perché ha tantissime proprietà benefiche. Possiede un contenuto molto alto di vitamina C, superiore addirittura al limone, all’arancia e al peperone. E’, inoltre, ricco di potassio e ferro che, combinati con la vitamina C, conferiscono al kiwi caratteristiche antisettiche e antianemiche. Notevole è anche la presenza di minerali in grado di regolare la funzionalità cardiaca e la pressione arteriosa. Possiede anche un’azione rinfrescante, dissetante e diuretica, potenzia le difese immunitarie e protegge le pareti vascolari. Non è però ben tollerato da tutti e alcuni lamentano reazioni allergiche a seguito della sua ingestione.
La polpa verde del kiwi è un efficace lassativo naturale. Infatti, ogni volta che l’intestino ha bisogno di un aiuto, prendete tre kiwi e chiudeteli in un sacchetto di plastica con due mele e lasciateli in un ambiente caldo (per esempio vicino a un termosifone). Dopo 2-3 giorni, i kiwi saranno maturi, grazie all’etilene, gas liberato dalle mele. Mangiateli ogni sera, prima di andare a letto, per almeno due settimane.
Composizione chimica e valore energetico di 100 gr di kiwi (fonte: INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione):
- Acqua: 84,6 gr
- Proteine: 1,2 gr
- Lipidi: 0,6 gr
- Carboidrati: 9,0 gr
- Amido: tracce
- Zuccheri solubili: 9,0 gr
- Fibra totale: 2,2 gr
- Sodio: 5 mg
- Potassio: 400 mg
- Ferro: 0,5 mg
- Calcio: 25 mg
- Fosforo: 70 mg
- Tiamina: 0,02 mg
- Riboflavina: 0,05 mg
- Niacina: 0,40 mg
- Vit C: 85 mg
Energia: 44 Kcal


