L’alterazione della composizione della flora batterica intestinale si chiama disbiosi e può indurre importanti squilibri funzionali. L’intestino assolve al compito di completare la digestione, l’assorbimento dei nutrienti e dell’acqua, di eliminare gli scarti e le scorie e di collaborare al buon funzionamento del sistema immunitario.
Tuttavia, lo stile di vita, l’industrializzazione della preparazione dei cibi, la qualità ambientale, le metodologie di produzione alimentare e le abitudini individuali sono mutate repentinamente, insieme ad un inquinamento divenuto incontrollabile dovuto a: pesticidi, conservanti, coloranti e additivi vari negli alimenti, metalli pesanti nei cibi e nelle amalgame dentarie, abuso di antiacidi e lassativi, uso indiscriminato di antibiotici e ormoni somministrati agli animali che poi arrivano sulla nostra tavola.
In queste condizioni, il delicato equilibrio della flora batterica intestinale può essere facilmente compromesso con conseguenze che limitano lo stato di forma fisica e psichica.
Anche gli squilibri alimentari, dovuti a diete eccessivamente ricche di carboidrati raffinati e/o di proteine animali favoriscono lo sviluppo di una flora batterica prevalentemente putrefattiva o fermentativa con incremento della presenza di germi patogeni che causano meteorismo, gonfiori e gas intestinali, oltre a malesseri come mal di testa, nervosismo, nausea, scarso appetito, ecc…
Importante è anche la relazione tra disbiosi e intolleranze alimentari perché sono due fattori che si alimentano entrambi, sviluppando un circolo vizioso che aggrava sempre di più i meccanismi difensivi dell’organismo.
La salute della flora intestinale è essenziale non solo per il buon funzionamento dell’intestino, ma anche per rafforzare le naturali difese dell’organismo contro l’invasione di virus e batteri.
I diversi apparati dell’organismo ricoperti da mucose sono collegati tra loro da un network immunitario che mette in stretta comunicazione organi distanti tra loro e non funzionalmente correlati.
Queste superfici ricoperte da mucose sono accumunate dalla presenza di cellule linfonoidi facenti parte del sistema definito MALT (Mucose Associated Lymphoid Tissue, tessuto linfoide associato alla mucosa), diffuso nelle mucose uro-genitali, nella tiroide, nei polmoni, negli occhi, nella pelle e nel tratto gastrointestinale che con i suoi 300 mq di superficie è il distretto più importante del MALT (costituisce il GALT, tessuto linfoide associato all’intestino).
Di conseguenza, uno stato di disbiosi intestinale compromente la funzionalità di tutte le mucose del MALT. Ecco perché la disbiosi compromette il funzionamento del sistema immunitario e favorisce patologie a carico del sistema uro-genitale (cistiti, spesso ricorrenti), del sistema respiratorio (rinofaringiti, tonsilliti, sinusiti e infezioni catarrali ricorrenti), di occhi (congiuntiviti) e pelle (eczemi, dermatiti).