Molte persone pensano che migliorare la propria alimentazione significa solo ridimensionare o eliminare il consumo della carne, sostituire i cereali raffinati con quelli integrali, eliminare lo zucchero e sostituirlo con il miele…
Malgrado questo, però, gonfiori addominali, digestione lunga, stitichezza e bruciori di stomaco continuano ad esser presenti!
Per iniziare a ristabilire un sano equilibrio alimentare, oltre a ricercare la qualità e a ridimensionare la quantità dei cibi, è necessario associarli in maniera corretta all’interno dello stesso pasto.
Ecco che cosa succede se gli alimenti sono associati in modo scorretto:
- prolungamento della digestione (fino a 5 ore nello stomaco e oltre 70 ore nel tratto gastrointestinale)
- fermentazione e putrefazione del cibo ingerito
- scomposizione incompleta del cibo e, quindi, parziale assorbimento dei nutrienti
- eccessiva produzione di scorie tossiche
- sviluppo di disturbi come aerofagia, acidosi, flautulenza, stanchezza, torpore dopo il pasto
- spreco di energia dell’organismo, costretto a prolungare per ore la digestione
Ecco che cosa accade se gli alimenti sono associati in modo corretto:
- completa assimilazione dei nutrienti
- aumento del benessere psico-fisico
- maggiore efficienza ed energia dell’organismo
- rafforzamento delle difese immunitarie
- minore produzione di tossine che vengono velocemente espulse
- raggiungimento e mantenimento del proprio peso forma.
Nel prossimo post sulle regole della corretta alimentazione, vedremo quali sono le combinazioni alimentari per il nostro benessere.